TinyDropdown Menu diaconiperugia: XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

sabato 30 ottobre 2010

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
        31 Ottobre 2010






















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)


Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che camminiamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 PRIMA LETTURA (Sap 11,22-12,2)

Hai compassione di tutti, perché ami
tutte le cose che esistono.


Dal libro della Sapienza
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.


O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.


Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.


Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.


Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.

Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.


SECONDA LETTURA (2Ts 1,11-2,2)
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 3,16)

Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.

VANGELO (Lc 19,1-10)
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.


+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Il Signore non ci rifiuta mai. Anche quando abbiamo l’impressione di averla fatta troppo grossa c’è sempre un buon motivo per rivolgerci a lui senza paura: egli ci ama.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fermati oggi nella nostra casa.


1. Perché riusciamo ad aver cura del mondo che ci hai affidato così come tu hai cura di noi. Preghiamo.
2. Perché capiamo che la vera forza non risiede nel rifiuto dall’altro, ma nel rifiuto della sua condanna. Preghiamo.
3. Perché sappiamo che qui ed ora è il momento in cui siamo chiamati a dirti di sì o di no. Preghiamo.
4. Perché il tuo amore sia sempre una fonte d’ispirazione per realizzare opere nuove nel tuo nome. Preghiamo.
O Padre, le tentazioni opposte di sentirci definitivamente perduti o definitivamente giustificati ci impediscono di ricercare il tuo volto. Aiutaci a coltivare un rapporto sempre nuovo con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte


Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore,
salga a te come offerta pura e santa,
e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione


Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza. (Sal 16,11)


  Preghiera dopo la comunione


Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
(Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua)


Il modo di agire di Gesù era quello di un uomo libero e senza pregiudizi. Capace di accogliere tutti. Le norme sociali e religiose non gli impedivano di arrivare agli altri. Gesù spezzava ogni barriera quando si trattava di aiutare gli altri. La persona, ogni persona era la cosa più importante.
Il comportamento di Gesù deve diventare un insegnamento per noi; ci insegna come deve essere il modo di comportarsi della Chiesa e dei cristiani. Potremmo riassumerlo in questi atteggiamenti:
* accogliere tutti
* saper ascoltare le persone
* invitare alla conversione
* non lasciarsi trascinare dai pregiudizi
Zaccheo era uno da cui guardarsi e mal visto da tutti. Era capo degli esattori delle imposte e ricco. Gesù dovette avere un gran coraggio ad andare a casa sua. Sapeva che la gente non avrebbe capito. Lui però non ha paura a spezzare le barriere imposte dalla società per poter fare del bene alle persone. Questo modo di agire di Gesù lo vediamo costantemente nel Vangelo.
In Gesù e Zaccheo c’è lo stesso desiderio, quello di incontrarsi. Zaccheo ha il desiderio di conoscere Gesù. Vuole vederlo. Per questo corre avanti e sale su un albero. Ci mette tutto l’impegno e il desiderio. E Gesù fissa il suo sguardo su di lui e lo guarda con amore. Ci dice il vangelo che abbiamo proclamato: “Gesù alzò lo sguardo e disse:... Oggi devo fermarmi a casa tua”. Che incontro pieno di emozione, chissà quale intensità c’era nel desiderio di Zaccheo e nello sguardo accogliente di Gesù!
Quell’incontro fu trasformante. “Zaccheo lo accolse pieno di gioia”. Cambio radicalmente. E la sua conversione giunse fino al portafoglio. È una conversione autentica. Vediamo come ce lo racconta il vangelo: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.
La conversione di Zaccheo dovrebbe aiutarci a vedere quello che dobbiamo fare noi. Dobbiamo verificare quale uso facciamo del nostro denaro, qual è la nostra generosità.
(Tu ami tutte le cose esistenti)
È il modo di essere e di agire di Dio. Dio ci ama, senza differenze. Vuole il bene di tutti. Ci aspetta. Pensiamo al nostro modo di comportarci con gli altri. Li amiamo sul serio? Li usiamo? Abbiamo fatto loro del male o li abbiamo offesi? Abbiamo abbandonato amici o amiche ammalati? Siamo stati egoisti? Qual è il mio comportamento nei confronti della famiglia?
Gesù ci conosce, vede il desiderio che abbiamo dentro di essere migliori, ci ama, ci guarda con affetto, come ha fatto con Zaccheo. E noi, abbiamo voglia di convertirci? Sarà buona cosa fare una revisione dentro di noi.
Per cominciare, dobbiamo partire da una convinzione che ci viene dalla Parola di Dio. Già abbiamo visto che il modo di agire di Dio è diverso dal nostro. Nella prima lettura, dal libro della Sapienza, ci viene detto: “Signore, tu ami tutte le cose esistenti...”.
Questo messaggio ci offre due cose: un aiuto perché ci convinciamo che Gesù ci conosce e ci ama e ci guarda sempre con affetto; e un invito ad amare tutti, ad essere generosi, a rompere i cliché con i quali classifichiamo le persone, imitando l’agire di Gesù nei confronti di Zaccheo. Così assomiglieremo un po’ di più a Dio il quale, come ci dice la prima lettura, “castiga a poco a poco quelli che cadono e li corregge, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in lui”. Come sarebbe bello se riuscissimo a vedere sempre le cose come le vede Dio e agissimo di conseguenza!
(Il Signore è clemente e misericordioso)
Questo messaggio è molto importante. Guardiamo allora a Dio e cerchiamo di comportarci come lui, che è “clemente e misericordioso, lento all’ira e ricco di grazia...”.
L’Eucaristia che stiamo celebrando ce ne darà la forza. Possiamo cambiare! Possiamo diventare migliori! Gesù infatti ci viene incontro e si offre a noi proprio perché possiamo realizzare quanto lui ci propone.
JOAN SOLER

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