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lunedì 28 giugno 2010

L'Arciviscovo di Perugia Mons.Gualtiero Bassetti ha ricevuto il Sacro Pallio da Papa Benedetto XVI

CITTA' DEL VATICANO-Martedì 29 Giugno 2010 ore 9.30.


Durante la celebrazione eucaristica della solennità dei Santi Pietro e Paolo nella Basilica vaticana, Benedetto XVI ha imposto il pallio a 38 arcivescovi metropoliti di quattro continenti nominati nell'ultimo anno, tra questi l'arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti, insieme ad altri tre arcivescovi italiani, mons. Andrea Bruno Mazzocato di Udine, mons. Antonio Lanfranchi di Modena-Nonantola, e mons. Luigi Moretti di Salerno-Campagna-Acerno. Dal 1972 l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha il titolo di metropolita. Sotto la sua giurisdizione ricadono le Diocesi dell'Umbria centro settentrionale: Città di Castello, Gubbio, Assisi-Nocera-Gualdo e Foligno. Prima di mons. Bassetti il Pallio l'avevano ricevuto gli arcivescovi Ferdinando Lambruschini, Cesare Pagani, Ennio Antonelli e Giuseppe Chiaretti. Quest'ultimo,era presente in San Pietro ad accompagnare l'arcivescovo metropolita perugino insieme ad un centinaio tra sacerdoti, Diaconi religiosi, religiose e laici della Diocesi Perugina-Pievese.

Il Pallio è una stola costituita da una fascia di lana bianca su cui spiccano sei croci di seta nera, una su ogni coda e quattro sull'incurvatura. Rappresenta l'agnello portato sulle spalle, simbolo del vescovo come buon pastore, e insieme l'Agnello crocifisso per la salvezza dell'umanità perduta; le due strisce terminali di seta nera simboleggiano gli zoccoli. È realizzato con una stretta fascia di stoffa tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta e con due lembi neri pendenti davanti e dietro. Vista sia davanti che dietro ricorda la lettera Y. È guarnito, davanti e dietro, con tre spille d'oro e gioielli. La tradizione vuole che queste stole riposino tutto un anno in un'urna collocata sotto l'altare della Confessione e sopra la tomba di Pietro.

I due agnelli, la cui lana è destinata, nell'anno successivo, alla fattura dei pallii, vengono allevati dai Padri Trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane a Roma. Dal 1644 essi vengono benedetti dal Papa nel Complesso monumentale di Sant'Agnese fuori le mura nel giorno in cui si fa memoria della santa, il 21 gennaio. Il Pallio viene tessuto e cucito dalle suore di clausura del convento romano di Santa Cecilia in Trastevere

La differente forma del pallio papale rispetto a quello dei metropoliti (la foggia più larga e le croci di colore rosso) mette in risalto la diversità di giurisdizione. Secondo il Diritto Canonico, un metropolita deve richiedere il pallio entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato a indossarlo solo nel territorio della propria diocesi e nelle altre diocesi della sua provincia ecclesiastica. Gli arcivescovi non metropoliti non lo indossano se non con un permesso particolare



LA DIOCESI DI PERUGIA-CITTA' DELLA PIEVE IN FESTA

Lunedì 28 Giugno 2010 Vigilia della Festività dei Santi Pietro e Paolo alle ore 17 nella Cattedrale di Perugia sarà Ordinato Diacono Permanente PIETRO VARONE per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo Gualtiero Bassetti.Per Perugia si tratta del 17° diacono permanente e sarà in servizio a Ponte Felcino insieme al diacono Bruno Roscioli.E' giusto presentare alcune notizie,per comprendere come il Signore chiama a seguirlo in circostanze di vita semplici e comuni. Pietro Varone e di origini Campane,questa la sua testimonianza:“Sono sposato, padre di due bambini. Originario di Caserta, vivo a Ponte Felcino (Perugia). Dopo la Scuola sottoufficiali di Viterbo, ho frequentato al Celio la Scuola per infermieri professionali e infine sono stato assunto nel Policlinico, presso il reparto di Urologia, dove ho svolto il mio lavoro fino al 2008, anno del mio trasferimento alla sede attuale di appartenenza in Foligno. Fin da quando ero bambino ho sempre ritenuto importantissima la fede. Ho vissuto sempre all’ombra della mia parrocchia anche, talvolta, osteggiato dalla mia famiglia che riteneva questa mia attitudine‘forse eccessiva.“’ “Credo – aggiunge – che la vita riservi tante sorprese. Una sorpresa è stata l’arruolamento nell’Esercito, soprattutto la scelta di specializzarmi da infermiere professionale; mi affascinava perché era un ambito che mi teneva a contatto con il fratello malato e bisognoso di vicinanza. Una sorpresa è stata la decisione di abitare a Perugia: mio malgrado, lontano dalla sede di lavoro romana, ma vicino ad Assisi, patria del Poverello cui da sempre sono stato particolarmente legato. Nella mia nuova casa mi sono gradualmente inserito nella vita della mia parrocchia dove ho inteso prestare il mio servizio nelle varie necessità che ho incontrato. Spronato dal mio parroco, che mi vedeva sempre in prima linea, ho iniziato il cammino per la formazione al diaconato permanente. Insieme con mia moglie ci è sembrato bello concretizzare il mio servizio nelle fede anche dal punto di vista sacramentale. Una volta trasferito a Foligno, è stato più facile dedicarmi ad altri tipi di servizio parrocchiale come l’aiuto nella pastorale dei giovani e da ultimo l’ingresso nell’Agesci.”

domenica 27 giugno 2010

Pastorale Vocazionale

Diocesi di Perugia 3 Edizione delle "Olimpiade dei Chierichetti" Si sono svolte sabato 26 Giugno (dalle ore 9 alle 18) la terza edizione delle Olimpiadi dei Chierichetti con l'obiettivo di fare un lancio vocazionale alle generazioni piu' giovani attraverso il semplice servizio all'altare. .L'iniziativa si è svolta presso il Centro "Mater Gratiae"di Montemorcino in diocesi di Perugia- Città della Pieve.L'iniziativa è stata promossa dall'ufficio diocesano per la pastorale vocazionale ed ha visto la presenza di decine di ragazzi in rappresentanza delle 155 Parrocchie dell'Archidiocesi. Anche questa edizione è stata promossa in contuinità del progetto iniziale di creare gruppi di chierichetti che svolgono il servizio a livello diocesano oltre che in parrocchia.E' stata una sorta di ''Giochi senza frontiere'' - intrecciata con un gioco a quiz per verificare la conoscenza che hanno i ragazzi della celebrazione liturgica. Promotore dell'iniziativa Don Antonio Sabatini e alcuni seminaristi capitanati da Francesco Verzini. "Sono sempre più i ragazzi e le ragazze di età tra i 6 e 12 anni che vogliono fare il chierichetto" -aggiunge don Antonio-,"impegnandosi nella formazione che diventa anche proficua occasione di evangelizzazione vocazione".Gli Atleti-Chierichetti hanno ricevuto le medaglie a seconda della classifica e delle specialità in cui si sono distinti,tra queste'il tiro al cingolo,la preparazione della processione e il lavabo.Questa bella giornata si è conclusa nel pomeriggio con la celebrazione della SS Messa celebrata da Don Antonio Sabatini alla quale hanno partecipato anche le famiglie dei Chierichetti. Speriamo che l'appuntamento sia per la quarta edizione nel 2011.