TinyDropdown Menu diaconiperugia: maggio 2011

domenica 29 maggio 2011

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO















Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

Con voce di giubilo date il grande annunzio,
fatelo giungere ai confini del mondo:
il Signore ha liberato il suo popolo. Alleluia. (cf. Is 48,20)

Colletta

Dio onnipotente,
fa’ che viviamo con rinnovato impegno
questi giorni di letizia in onore del Cristo risorto,
per testimoniare nelle opere
il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


PRIMA LETTURA (At 8,5-8.14-17)

Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 65)

Rit: Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!

A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.

SECONDA LETTURA (1Pt 3,15-18)
Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.
Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.
Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)


Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Gv 14,15-21)
Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Eleviamo al Padre le nostre preghiere, chiedendogli il dono dello Spirito, perché animati dalla sua forza possiamo essere cristiani fedeli e coerenti.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sappia annunciare al mondo il Vangelo di Gesù Cristo con parole convincenti, ma soprattutto con la carità verso tutti. Preghiamo.

2. Perché il Papa e i Vescovi siano sostenuti nel loro ministero magisteriale dallo Spirito Santo e sappiano guidare il popolo di Dio sulle vie del Signore. Preghiamo.

3. Perché coloro che occupano posti di responsabilità sappiano impegnarsi con decisione per la promozione della dignità umana. Preghiamo.

4. Perché i cristiani si amino con l’amore di Cristo, perdonandosi a vicenda e cercando sempre la comunione fraterna e l’unità dei cuori. Preghiamo.

5. Perché sappiamo riconoscere, nella nostra comunità, la presenza dello Spirito che anima la Storia e la guida secondo i piani di Dio. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere e donaci il dono del Consolatore, perché in ogni situazione della vita sappiamo rendere ragione della speranza che è in noi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte


Accogli Signore, l’offerta del nostro sacrificio,
perché, rinnovati nello spirito,
possiamo rispondere sempre meglio
all’opera della tua redenzione.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE I, II, III, IV, V

Antifona di comunione

“Se mi amate, osservate i miei comandamenti”,
dice il Signore.
“Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore,
che rimanga con voi in eterno”. Alleluia. (Gv 14,15-16)

Preghiera dopo la comunione

Dio grande e misericordioso,
che nel Signore risorto
riporti l’umanità alla speranza eterna,
accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale
con la forza di questo sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE

(Il comandamento dell'amore per gli altri)


Quindici giorni fa celebravamo la quarta domenica di Pasqua, dedicata alla figura di Gesù Buon Pastore, e domenica scorsa ascoltavamo la grande promessa di Gesù: "Nella casa del Padre mio vi sono molti posti... ritornerò e vi prenderò con me...", così come l'affermazione: "Io sono la via, la verità e la vita". Parole queste che i discepoli di Gesù avevano ascoltato e che erano rimaste impresse nella loro mente. Siamo in tempo di Pasqua ed è il tempo adatto per ricordare tutto quello che Gesù ci ha detto durante la sua vita. Così è stato per gli Apostoli, nel primo secolo, e così è ora per noi.

E in questo clima di memoria, ricordiamo quella che è ed è stata sempre la cosa più importante e che Gesù oggi - nel vangelo - per due volte ci ha detto: "Se mi amate, osserverete i miei comandamenti." Quali sono questi comandamenti di Gesù? Amare Dio ed i fratelli. O per meglio dire: Amare gli altri come Gesù ci ha amati. Perché non serve a niente dire di essere seguaci di Gesù, o di amare profondamente Gesù, se non sappiamo fare la sua volontà e seguire il suo esempio. In questo caso "osservare i comandamenti" non vuol dire conservarli con cura in una scatola chiusa o averli stampati in un libro; non vuole dire portarli scritti sulla fronte o al polso, come facevano e fanno ancora gli ebrei, o appesi al collo come se fossero un ciondolo; tutto quello che ci ha detto Gesù va praticato e vissuto nella nostra vita. Per coloro che lo fanno la promessa di Gesù è la Vita.

 (Abbiamo bisogno di un Difensore della memoria e della conoscenza)

Quando Gesù disse tutto questo ai suoi discepoli si stava avvicinando la sua partenza definitiva, era molto vicino alla sua morte. Come per noi ora, che lo ricordiamo la domenica prima che Gesù vada al Padre, nella sua ascensione al cielo. E è per questo che Gesù annuncia anche a noi un Difensore, lo Spirito Santo, perché ci conduca verso la "conoscenza" e ci aiuti a ricordare tutto quello che Gesù ci ha detto. Fino ad ora è stato Gesù a guidare la comunità dei suoi apostoli; anche ora che va via, però, vuole continuare a condurre la vita della comunità. Ecco allora la promessa: "Non vi lascerò orfani, ritornerò". Il Gesù che va via è anche il Gesù che rimane sempre presente tra i suoi. E la nostra fedeltà non è un'obbedienza cieca e chiusa, ma di fronte alle novità della vita, a tutto quello che può presentarsi e che non è contemplato nel Vangelo, lo Spirito Santo sarà la nostra creatività e ci darà nuove intuizioni e ci farà cercare nuove iniziative. A volte penso che se non lo facciamo è perché non crediamo molto in questa funzione dello Spirito.

Siamo nei momenti più creativi della nostra Chiesa. Gesù va via e lascia i suoi discepoli; non ci lascia, però, orfani; ci lascia in compagnia del suo Spirito. Oggi l'abbiamo visto anche nella prima lettura, che ci presentava gli inizi dell'evangelizzazione. Inizi che incominciano oltre la frontiera del giudaismo, in Samaria, per mano di Filippo, di Pietro e di Giovanni. Lo Spirito Santo spinge noi oggi, come loro agli inizi, a portare il Vangelo di Gesù al mondo d’oggi.

 ("Siate sempre pronti a dare ragione della vostra speranza")

  Come possiamo portare il Vangelo al mondo di oggi? Ce lo indicava molto chiaramente san Pietro nella seconda lettura. Di fronte ad un mondo così contrario a credere come può essere il nostro, san Pietro diceva: "Siate sempre pronti a dare ragione della vostra speranza a chiunque ve lo chieda". Dobbiamo sempre essere pronti a giustificare la nostra fede e la nostra speranza. Abbiamo bisogno della luce dello Spirito per poterlo fare. Ma è anche molto importante, come diceva san Pietro, il tono. Bisogna farlo con il tono giusto, con le belle maniere, senza prepotenza né imposizione, ma "con mansuetudine e rispetto". Molte volte, lo dobbiamo riconoscere, abbiamo fallito nel nostro modo di proporre il vangelo per la mancanza di questa serenità e rispetto. I modi bruschi non servono al Vangelo.

(Lo Spirito è tra noi)


Lasciamoci illuminare e condurre dallo Spirito. Uno Spirito che, come ci diceva Gesù nel vangelo, non è, per noi, uno sconosciuto, ma è una guida interiore che "vive con voi ed è con voi". Pertanto, dello Spirito oggi conosciamo la funzione: è un "Difensore", è una "Guida della conoscenza". Ma sappiamo anche il luogo dove si trova: è dentro noi.

Celebriamo ora l'Eucaristia ed invochiamo lo Spirito di Dio perché discenda sul pane ed il vino e li trasformi nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo. Ma invochiamolo anche perché discenda su noi e ci renda evangelizzatori amabili con tutti.


FRANCESC ROMEU

venerdì 27 maggio 2011

SOLFAGNANO: Istituzione di due Accoliti















ACCOLITATO di :

FERDINANDO RICCI
nato nel 1957 a Perugia, è sposato co Doretta Ramacciani dal 1983.
Hanno due figli, Eleonora di 25 anni e Vincenzo di 24 anni.
Fanno parte della Parrocchia di S.Martino in Campo dove prestono il proprio servizio ai giovani e hai fanciulli per l'inizazione Cristiana.
L'aspetto importante è dato dal fatto che la scelta di intraprendere il cammino di formazione per essere fra non molto ordinato Diacono permanente.

VINCENZO GENOVESE
nato nel 1964, è sposato con Maria Cristina Fruganti dal 1995.Hanno due figli, Francesco e Maria Benedetta, rispettivamente di 8 e 13 anni.
Dal 1999 vive nel territorio della Parrocchia di Solfagnano.
Laureato in Giurisprudenza è docente di Diritto presso un Istituto di Istruzione Superiore Statale.Insieme alla moglie è membro della Comunità Magnificat ed attualmente svolge il ministero di Responsabile della Zona di Perugia insieme alla moglie è stato chiamato dal Parroco ad occuparsi della pastorale familiare, in particolare segue le coppie che frequentano i corsi in preparazione al Matrimonio; con il figlio Francesco anima, con il servizio della musica e del canto, la liturgia domenicale nella parrocchia di S.Silvestro in Solfagnano-Parlesca.

Continuando il nostro percorso sulle tappe da raggiungere per arrivare al dono del diaconato, siamo arrivati alla terza,quella dell'Accolitato.
Ricevendo questo dono, il candidato si impegna a curare il servizio dell'altare,aiutando il diacono e il sacerdote nella celebrazione,specialmente nella messa;può inoltre, distribuire la Santa Comunione e, in circostanze straordinarie,presiedere l'adorazione eucaristica.



In che cosa consiste il rito?




Dopo essere stato chiamato dal Diacono, il futuro accolito, alzandosi in piedi,dice "ECCOMI" Quindi viene benedetto dal Vescovo e così istituito nel nuovo ministero;
gli vengono poi consegnate le offerte del pane e del vino che servono per la Messa come segno del suo nuovo compito nella Chiesa.

IL 27 MAGGIO 2011 ore 21, presso la Comunità Santa Caterina-Solfagnano-PG
avremo la gioia di accompagnare in questa tappa i nostri amici:Ferdinando e Vincenzo.
A loro e alle loro famiglie facciamo tutti i nostri auguri per il loro cammino,perchè possano camminare con fiducia e speranza in questo sentiero di servizio che il Signore ha tracciato per ciascuno di noi.

LA COMUNITA' DIACONALE PERUGINA

mercoledì 25 maggio 2011

AGENDA DELL'ARCIVESCOVO




 
 
 NUNTIUM PERUSINUM
                                    


           Maggio 2011








17 – martedì

ore 10,00 – Montescosso: ritiro del clero della IV zona pastorale

ore 19,00 – Poggio Aquilone: celebrazione della Santa Messa



18 – mercoledì

Ore 10,00 – Massa Marittima: ritiro diocesano del clero



19 – giovedì

Ore 9,00 – Todi : partecipazione al Capitolo dei Frati Minori dell’Umbria

Ore 15,30 – Montemorcino: Commissione Ordinandi

Ore 17,00 – Conferenza sulla Beata Colomba da Rieti.



20 – venerdì

Ore 19,00 – Cattedrale: celebrazione della Santa Messa (della beata. Colomba).



21 – sabato

Ore 18,00 – Papiano: celebrazione della Confermazione



22 – domenica

Ore 9,00 – Panicale: celebrazione della Confermazione

Ore 11,00 – Corciano: celebrazione della Confermazione

Ore 17,00 – Pratalenza: inaugurazione dei restauri della Chiesa

Ore 21,00 – Solomeo, Teatro Cucinelli: incontro per il Malawi

Dal 23 al 27: Roma: assemblea della C.E.I.



28 – sabato

Ore 11,30 – Montemelino: incontro con il S.M.O.M.

Ore 15,30 – Griphus Club: Saluto per inizio della manifestazione "Star Cup"

Ore 16,15 – Oasi di S. Antonio: saluto alla comunità ucraina.

Ore 17.00 – Santuario delle Grondici: incontro con gli Insegnanti di Religione Cattolica

Ore 18.15 – Ss. Biagio e Savino: celebrazione della Confermazione



29 – domenica

Ore 11,00 – Monteleone d’Orvieto: celebrazione della Confermazione

Ore 16,00 – Fontenuovo: inaugurazione dei lavori di ristrutturazione

Ore 18,00 – S. Costanzo: benedizione della lapide in memoria di Don Celestino Nardin



30 – lunedì

Ore 9,00 – Ritiro con i preti giovani

Ore 18,00 – S. Ferdinando: celebrazione della Santa Messa per il Patrono



31 – mercoledì

Ore 17,00 – Casalina: presentazione del libro sulla Madonna dei Bagni.



domenica 22 maggio 2011

V DOMENICA DI PASQUA

 LA LITURGIA DEL GIORNO-  22 MAGGIO 2011-























Colore liturgico: Bianco-
Antifona d'ingresso-
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi; a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia. (Sal 98,1-2)

Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 6,1-7)
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani. E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)

Rit: Il tuo amore, Signore, sia su di noi: in te speriamo.

 Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.

SECONDA LETTURA (1Pt 2,4-9)
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale.

Dalla prima lettera di san Pietro apostol Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, qualipietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso». Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
Parola di Dio

 Canto al Vangelo (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore; nessuno viene al Padre se non per mezzo
 di me. Alleluia.

VANGELO (Gv 14,1-12)
Io sono la via, la verità e la vita. +

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Chiediamo al Padre di inondarci con la sua grazia, perché possiamo essere degni del ritorno di Cristo, quando egli verrà e ci prenderà con sé, per portarci dove è lui. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non ceda alle tentazioni del successo e del potere, ma abbia in Gesù, umile e servo, il suo unico Signore. Preghiamo.
2. Perché i diaconi permanenti, accolti nelle nostre comunità come ministri ordinati, si pongano con passione e impegno al servizio delle necessità della Chiesa. Preghiamo.
3. Perché i cristiani seguano Gesù, la via, fra le tentazioni del mondo, per giungere alla vita eterna e alla beatitudine celeste. Preghiamo.
4. Perché ciascuno di noi si senta pietra viva necessaria all’edificazione della Chiesa, realizzando la missione che Dio ci ha affidato. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità si vivano l’amore gratuito, l’ascolto e l’aiuto reciproco, nella consapevolezza della presenza del Signore Gesù in mezzo a noi. Preghiamo.

Ascolta o Padre le nostre preghiere, perché seguendo la via tracciata da Gesù possiamo sempre meglio conoscere il tuo amore e abbracciare la tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

 Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questo scambio di doni ci fai partecipare alla comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità sia testimoniata dalla nostra vitaCristo sacerdote e vittima È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Offrendo il suo corpo sulla croce, diede compimento ai sacrifici antichi, e donandosi per la nostra redenzione divenne altare, vittima e sacerdote. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
“Io sono la via, la verità e la vita”, dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,6)

Preghiera dopo la comunione
Assisti, Signore, il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezzaPer Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
("Abbiate fede in Dio... c'è posto per tutti")


Abbiamo appena ascoltato uno dei testi più stimolanti del Nuovo Testamento. In un mondo come il nostro, dove sembra non esserci posto per tutti, dove sembra ci sia troppa gente, dove sembra esserci gente che sfugge ad ogni controllo, fà piacere sentire quello che Gesù ci ha appena detto: "Non sia turbato il vostro cuore... Nella casa di mio padre ci sono molti posti". Pertanto, il problema di essere più o meno al fianco di Dio non è un problema di spazio. Piuttosto, quello che ci vuol far capire Gesù oggi riguarda un problema di fiducia: "Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me!".
Questo tempo di Pasqua è per noi un tempo adatto per recuperare la fiducia in Dio ed in Gesù. O in Gesù-Dio, perché in fondo quello che abbiamo visto nel vangelo di oggi è proprio il fatto che Gesù si identifica pienamente con Dio. Dio è Gesù e Gesù è Dio. Questo, per gli ebrei, era un'autentica bestemmia, forse la bestemmia che portò Gesù sulla croce. Ma, per noi, questa non è una bestemmia; è la verità che ci porta e ci guida fino a Dio.

(Tommaso: una fede tra i dubbi)

Anche noi, come l'apostolo Tommaso, siamo gente che vive già da tempo accanto a Gesù, ed anche noi facciamo molta fatica a capirlo. Passa il tempo e non sappiamo granché su dove ci stia portando Gesù, verso dove ci stia conducendo. Oggi Tommaso esprime il dubbio, così come aveva fatto poche domeniche fa, quando i suoi compagni gli dicevano di aver visto Gesù e lui non ci credeva fino a che non potè toccarlo con mano. Non è che Tommaso sia un cattivo apostolo; è semplicemente come noi: uomini e donne pratici e realisti. Tommaso è un uomo che dubita, che è molto unito a Gesù, che lo ama e ha bisogno di sentirlo vicino; che si fida di Gesù quanto basta per potergli esprimere i suoi dubbi, senza paura di essere escluso. Forse è grazie a Tommaso ed alla manifestazione dei suoi dubbi che la Chiesa ha oggi queste grandi dichiarazioni di Gesù.

(Gesù è "la strada, la verità e la vita")

Il vangelo di oggi può servirci molto bene come riassunto di tutte queste domeniche di Pasqua che abbiamo vissuto, perché - in realtà - questo vangelo è un riassunto della missione di Gesù nel mondo, soprattutto quando lui ci dice: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscete anche il Padre".
Che Gesù è "la strada" lo abbiamo visto già due domeniche fa, quando abbiamo letto il vangelo dei discepoli di Emmaus, il vangelo di quelli che sono in cammino. Che Gesù è "la verità" lo abbiamo visto già tre domeniche fa quando, dopo la confessione dell'apostolo Tommaso: "Signor mio e Dio mio", Gesù dice: "Beati quelli che crederanno senza avere visto". Gesù si trasformava nella verità viva della nostra fede. E che Gesù è "la vita" lo vedevamo proprio domenica scorsa quando nel vangelo Gesù ci diceva di essere venuto "perché (le pecore) abbiano vita e l'abbiano in abbondanza." Quando ci diceva la stessa cosa di oggi: che lui è il buon pastore, che lui è la porta che ci permette di conoscere il Padre e che nessuno va al Padre se non per mezzo suo. Oggi insomma possiamo fare un buon riassunto di tutto quello su cui abbiamo riflettuto fino a questo momento.

(Seguiamo una persona: Gesù)

Ma quello che è più importante per noi sono le conclusioni pratiche che scaturiscono dal fatto che Gesù è la via, la verità e la vita. Noi, uomini e donne del XXI secolo, che viviamo in una società così dominata dalla scienza, dalla tecnica e dall'efficienza e che proviamo lo stesso sconcerto di Tommaso, sappiamo che non stiamo seguendo una dottrina o una norma o un libro, ma una persona: Gesù di Nazaret, e che siamo totalmente uniti a lui.
Questo è ciò che più definisce noi cristiani. E questo è ciò che proclamiamo e celebriamo ogni domenica. Ed ora, nell'Eucaristia, affermeremo che Gesù non è stato solo un personaggio stupendo e meraviglioso, che poi è morto; ma è Dio stesso ed è vivo e è tra noi. Ringraziamo perché Gesù è la nostra via, la nostra verità e la nostra vita; e impegniamoci perché Gesù sia più via, più verità e più vita in noi.

FRANCESC ROMEU

sabato 14 maggio 2011

LA LITURGIA DEL GIORNO-15 MAGGIO 2011-













Colore liturgico: Bianco -

Antifona d'ingresso
Della bontà del Signore è piena la terra;
la sua parola ha creato i cieli. Alleluia. (Sal 33,5-6)

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
guidaci al possesso della gioia eterna,
perché l’umile gregge dei tuoi fedeli
giunga con sicurezza accanto a te,
dove lo ha preceduto il Cristo, suo pastore.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (At 2,14.36-41)
Dio lo ha costituito Signore e Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».
E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».
Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA (1Pt 2,20b-25)
Siete tornati al pastore delle vostre anime.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia.Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore
e custode delle vostre anime.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,1-10)
Io sono la porta delle pecore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Preghiamo il Signore perché ci doni la grazia di seguire Gesù, buon pastore, lungo le strade che egli ci indica con la sua parola e il suo esempio.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, pastori del popolo di Dio, ci conducano sulle vie indicate da Cristo, dando testimonianza di fedeltà al Signore. Preghiamo.

2. Perché coloro che guidano le nazioni si spendano per la pace e la giustizia, vivendo con onestà e passione la ricerca del bene comune. Preghiamo.

3. Perché i cristiani sappiano resistere alle tentazioni degli idoli e confessino Gesù Cristo come unico Signore della loro vita. Preghiamo.

4. Perché i giovani trovino, nella comunità dei credenti, adulti nella fede che li sappiano accompagnare in un’esperienza profonda di incontro con Cristo. Preghiamo.

5. Perché la nostra comunità sia un luogo dove la voce di Gesù viene ascoltata, amata e seguita. Preghiamo.

O Padre, ascolta le nostre preghiere e rendici attenti alla chiamata del tuo Figlio, perché seguendo la sua voce possiamo trovare la comunione con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che in questi santi misteri
compi l’opera della nostra redenzione,
fa’ che questa celebrazione pasquale
sia per noi fonte di perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE IV
La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
In lui, vincitore del peccato e della morte,
l’universo risorge e si rinnova,
e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
È risorto il buon Pastore,
che ha dato la vita per le sue pecorelle,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.

Preghiera dopo la comunione
Custodisci benigno, o Dio nostro Padre,
il gregge che hai redento
con il sangue prezioso del tuo Figlio,
e guidalo ai pascoli eterni del cielo.
Per Cristo nostro Signore

MEDITAZIONE

L'Eucaristia di oggi è costellata dell'immagine di Gesù buon Pastore. Spesso san Giovanni, nel suo quarto vangelo, ci presenta Gesù - di solito utilizzando le sue stesse parole - attraverso immagini molto ricche e coinvolgenti: agnello immolato che toglie il peccato del mondo; via, verità e vita; luce che illumina quelli che stanno nelle tenebre; fonte di acqua viva per tutti quelli che hanno sete; pane disceso dal cielo per dare vita all'umanità... Oggi ce lo presenta nella figura di buon Pastore e di porta dell'ovile. Tutte questi immagini trovano la loro ragion d’essere e la loro spiegazione nelle ultime parole del vangelo di oggi: "io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza".


(Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla")


La parabola-allegoria del buon Pastore ha un grande interesse ecclesiologico. La Chiesa di Cristo è come un gregge spirituale al quale tutto il mondo è chiamato. Condotto da un solo Pastore (Cristo), vive la stessa vita soprannaturale (la grazia) e si alimenta agli stessi pascoli (parola di Dio e sacramenti). Tra il Pastore supremo e guardiano del gregge e le pecore, esiste una mutua relazione di simpatia e di amore effettivo, una vita intima di famiglia. Tutto il gregge trae vantaggio dalla morte del Pastore che ha dato liberamente la sua vita per le pecore. Risorto dai morti, continua ad avere influenza su di loro servendosi normalmente di altri pastori che, uniti sacramentalmente a lui e a lui subordinati, rendono presente ed efficace la sua azione redentrice.

Le figure del vangelo di oggi (porta e pastore) esprimono la funzione salvifica e mediatrice di Gesù ed anche il suo stile di servo sacrificato che dà la vita per le sue pecore. Gesù è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini (1Tm 2,5); solo attraverso lui la vita e la luce raggiungono gli uomini, e gli uomini raggiungono la salvezza ed il Padre. Gesù non ammette nessun concorso di altri in questa funzione; tutte le altre mediazioni - perfino quella singolare di Maria - sono derivate ed analogiche. E da qui derivano due conseguenze:

a) Chi si avvicina al gregge con buone intenzioni non salta il muro di cinta dell'ovile, ma entra per la porta. Questo vuole essere un richiamo, innanzitutto, ai ministri che presiedono le comunità ecclesiali nel nome di Gesù. Saranno "buoni pastori" - cioè, segni e sacramenti autentici di Gesù-buon Pastore - solamente se si avvicinano ai fedeli e alle comunità passando per Gesù, mantenendosi uniti a lui ed imitando il suo zelo e spirito di servizio.
Questo implica: conoscere le pecore, guidarle, andare davanti ad esse, proteggerle dai pericoli e difenderle dei nemici, alimentarle con buoni pascoli, perfino sacrificarsi per esse, se fosse necessario, dando la vita.

b) Queste immagini sono anche un richiamo ed un avvertimento per tutti i membri delle comunità ecclesiali (pecore e pastori). "Se uno entra attraverso di me... troverà pascolo" (vangelo). Cioè, solo attraverso Gesù, pecore e pastori troveremo la vita e la salvezza: "pascoli erbosi", "rinfranca l’anima mia", "il giusto cammino"... (salmo responsoriale). Questi pascoli li troviamo, soprattutto, nella celebrazione dell'eucaristia: nella parola di Dio che ascoltiamo, e nel corpo di Cristo che riceviamo nella comunione. Se Gesù è il "pastore e custode delle vostre vite" (2ª lettura), tutti noi, che siamo membri del Popolo di Dio, dobbiamo sforzarci di conoscerlo ogni giorno di più, di ascoltare la sua voce e di seguirla facendo quello che egli fa o quello che ci chiede di fare.

(Fare il bene sopportando con pazienza la sofferenza)


"Entrare per la porta" e "seguire il buon Pastore" normalmente non è mai un buon affare, umanamente parlando. A volte implica incomprensioni, critiche, scherno, magari perfino persecuzioni, come capitava a quegli schiavi ai quali si rivolge Pietro (2ª lettura).
Eppure, anche in queste situazioni noi cristiani dobbiamo imitare Cristo, che "ci ha lasciato un esempio affinché ne seguiamo le orme" (2ª lettura).
San Pietro - contrariamente a quello che potrebbe sembrare - non ci predica una rassegnazione passiva di fronte alla sofferenza ingiusta. Vuole insegnarci che se qualche volta ci vediamo afflitti dalla prova, dobbiamo tener presente che la partecipazione volontaria e gioiosa alle sofferenze di Cristo è la vocazione più grande alla quale un cristiano può essere chiamato da Dio. Perché la sofferenza si trasforma in grazia ed in partecipazione all'opera salvifica di Cristo quando è sopportata con pazienza, con abbandono fiducioso nelle mani di Dio e sapendo dargli una dimensione redentrice. Noi cristiani siamo chiamati ad operare il bene nei confronti di quanti soffrono, ma anche ad operare il bene con la nostra sofferenza.
Gesù Cristo, Agnello di Dio e buon Pastore che ora si immolerà sacramentalmente per noi sull'altare, ci aiuti ad essere buoni agnelli del suo gregge affinché un giorno possa essere anche la "porta" che ci conduce ai "pascoli erbosi del tuo regno" (Dopo la comunione).

JOSEP M. GUIX Vescovo di Vic

sabato 7 maggio 2011

III DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO-
8 MAGGIO 2011-




Colore liturgico: Bianco-

Antifona d'ingresso

Acclamate al Signore da tutta la terra, cantate un inno al suo nome,
rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia. (Sal 66,1-2)

Colletta
Esulti sempre il tuo popolo, o Padre,
per la rinnovata giovinezza dello spirito,
e come oggi si allieta per il dono della dignità filiale,
così pregusti nella speranza
il giorno glorioso della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 2,14.22-33)
Non era possibile che la morte lo tenesse in suo potere.

Dagli Atti degli Apostoli
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso.
Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: “questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione”.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Mostraci, Signore, il sentiero della vita.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

SECONDA LETTURA (1Pt 1,17-21)
Foste liberati con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 24,32)
Alleluia, alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 24,13-35)
Lo riconobbero nello spezzare il pane.

+ Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con gli uomini Dio è stato veramente Padre, perché ci ha donato il suo Figlio amandoci di un amore infinito. Dovremmo solo ringraziare, stupiti e riconoscenti; e invece gli domandiamo ancora aiuto, perchè senza di lui non possiamo fare nulla.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non si stanchi mai di annunciare con gioia al mondo la risurrezione di Cristo, Signore della storia e Salvatore degli uomini. Preghiamo.

2. Per i catechisti, perché sappiano accompagnare i bambini e i ragazzi nell’intelligenza delle Scritture e nella scoperta di un’autentica vita di fede. Preghiamo.

3. Perché gli studiosi delle Scritture confermino i fedeli nella speranza, con i frutti del loro studio e con la testimonianza di una fede sincera. Preghiamo.

4. Perché i cristiani si facciano prossimi di quanti sono nel dubbio e cercano un senso alla loro esistenza, testimoniando con gioia e coerenza di vita la loro fede in Cristo risorto. Preghiamo.

5. Per la nostra comunità, perché la celebrazione dell’Eucaristia non sia un rito impolverato dall’abitudine, ma sia vissuta con la fede e il calore dei veri discepoli di Cristo. Preghiamo.

O Padre, che ci hai affidati a tuo Figlio che ci accompagna per le vie del tempo, apri i nostri occhi perché sappiamo riconoscere la sua presenza e corrispondere al suo amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa,
e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia,
donale anche il frutto di una perenne letizia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO PASQUALE III
Cristo sempre vive e intercede per noi

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
I discepoli riconobbero Gesù, il Signore,
nello spezzare il pane. Alleluia. (cf. Lc 24,35)

Preghiera dopo la comunione
Guarda con bontà, Signore, il tuo popolo,
che hai rinnovato con i sacramenti pasquali,
e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE