TinyDropdown Menu diaconiperugia: ottobre 2010

domenica 31 ottobre 2010

NUOVO DIACONO NELLA DIOCESI PERUGINA-CITTA' DELLA PIEVE

"...come Padre e Pastore della Chiesa-riferisce Mons.Gualtiero Bassetti, Vescovo di Perugia Città della Pieve , Invito il popolo di Dio a pregare per il nostro figlio Engjell che con la potenza dello Spirito Santo è diventato diacono della Santa Chiesa" 


Domenica 31 Ottobre 2010 presso la parrocchia San Bartolomeo in Ponte San Giovanni (PG) si è celebrata l'ordinazione diaconale di
Angjell Pitaqi per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Bassetti.A fare festa con il neo diacono i seminaristi del seminario maggiore dell'Umbria e quello minore di Perugia, la Schola Cantorum della Diocesi di Perugia diretti da don Alessandro Scarda, i sacerdoti i diaconi e la comunità ponteggiana
A don Angjell, che vivrà il suo servizio diaconale presso la Parrocchia di Ponte San Giovanni (PG), l'augurio più sentito e la nostra preghiera nel cammino che lo porterà all'ordinazione sacerdotale.
                                           I diaconi della diocesi Perugina

TUTTI I SANTI

LA LITURGIA DEL GIORNO
       1 Novembre 2010


















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco


Antifona d'ingresso

Rallegriamoci tutti nel Signore
in questa solennità di tutti i Santi:
con noi gioiscono gli angeli
e lodano il Figlio di Dio.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa
la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi,
concedi al tuo popolo,
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l’abbondanza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14)
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3)
Vedremo Dio così come egli è.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,28)

Alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12a)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Camminiamo sulle strade del mondo come viandanti portatori di speranza, donata a noi da Dio, che ci salva con il sacrificio di Cristo. Grati di questo grande amore osiamo chiedere al Padre supplementi di Grazia, per essere davvero come lui ci vuole. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Illumina la Chiesa, Signore, con la tua presenza, e fa’ che da essa partano fiumi di pace, perché ogni uomo possa riconoscere nella sua voce la tua e seguire così il richiamo verso la salvezza. Preghiamo.

2. Rendici, o Padre, testimoni fedeli e generosi della tua Parola nelle città degli uomini, perché in ogni comunità risuoni l’annuncio della buona notizia che salva il mondo. Preghiamo.

3. Tuo figlio Gesù ci ha chiesto di pregarti perché tu mandi nuovi operai per la messe degli uomini. Tu sai quanto bisogno abbiamo di ministri santi: irrompi nei cuori e chiamali a te, che sei l’amore, perché ogni uomo si senta operaio del tuo Regno. Preghiamo.

4. Siamo pellegrini nel mondo, Signore, e spesso perdiamo la strada. Illumina la nostra via con la fede in te, perché possiamo vestire la divisa della gioia, che sgorga dalla comunione con te. Preghiamo.

5. La croce è dura da portare, o Padre. Dacci il coraggio della coerenza e della fedeltà, affinché anche nel dolore, vissuto per amore, possiamo condividere il dono di sé che Cristo ha fatto per la salvezza del mondo.

Preghiamo.

Sappiamo, Signore, che tu ci ami. Che cosa potremmo chiedere di più? Eppure siamo qui a pregarti perché tu ci sostenga con la tua dolcezza, facendoci sperimentare la tua presenza amorevole. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Ti siano graditi, Signore,
i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi:
essi che già godono della tua vita immortale,
ci proteggano nel cammino verso di te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
La gloria della Gerusalemme celeste.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di contemplare la città del cielo,
la santa Gerusalemme che è nostra madre,
dove l’assemblea festosa dei nostri fratelli
glorifica in eterno il tuo nome.
Verso la patria comune noi, pellegrini sulla terra,
affrettiamo nella speranza il nostro cammino,
lieti per la sorte gloriosa
di questi membri eletti della Chiesa,
che ci hai dato come amici e modelli di vita.
Per questo dono del tuo amore,
uniti all’immensa schiera degli angeli e dei santi,
cantiamo con gioiosa esultanza la tua lode: Santo...

Antifona di comunione

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,8-10)

Preghiera dopo la comunione

O Padre, unica fonte di ogni santità,
mirabile in tutti i tuoi Santi,
fà che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore,
per passare da questa mensa eucaristica,
che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno,
al festoso banchetto del cielo.
Per Cristo nostro Signore

sabato 30 ottobre 2010

GRANDE GIOIA PER LA COMUNITA' PONTEGGIANA

La comunità cristiana di Ponte San Giovanni - Pieve di Campo - Balanzano è in festa per l'ordinazione diaconale di Engjell Pitaqi.













DOMENICA 31 OTTOBRE ALLE ORE 17.30 S.E.Mons.Gualtiero Bassetti Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ordinerà  nella Parrocchia di san Bartolomeo a Ponte San Giovanni Perugia il seminarista  Engjell Pitaqi  diacono della Chiesa .


Sono Nato il 22 luglio 1981 a Novosella (Gjakova) Kosovo mi chiamo Engjell Pitaqi e vengo dalla repubblica del Kosovo. Delle volte penso, non sempre, che il Kosovo è uno dei posti più belli che io abbia visto………..ovviamente per quanto riguarda la natura soltanto.

Mi è difficile riassumere in due righe la vocazione, perché ci sono state diverse tappe nel corso degli anni; sicuramente una delle figure per la mia maturazione è mons. Burdisso al quale devo tanto.
Ho avuto la fortuna di stare con lui, ricordo come all’inizio facevo molta fatica nello stare con lui, lavarlo, dargli da mangiare, cercare di aiutarlo. Ricordo che mi dicevano che Gesù è presente lì, ma sei tu a non vederlo. A volte mi capitava di sentirmi fiero di poterlo aiutare, ma non mi rendevo conto che era lui (mons Burdisso) che aiutava me, l’ho capito solo col passare del tempo. Credo che è una fortuna, quello che la vita, la quotidianità ci mette d’avanti, come un bivio da decidere da quale parte vogliamo andare per diventare anzitutto uomo e poi con la grazia di Dio prete. Penso che la vocazione sia fatta di incontri, riflessioni, ecc. Ed è per questo che devo tanto alle persone che ho incontrato, e che continuo ad incontrare. Concludo affidandomi alle vostre preghiere, che mi possa innamorare sempre e di più di Gesù Cristo.

SETTE E MEZZO

Diocesi di Perugia - Zona pastorale 1
7 e ½ Giocarsi tutto per Gesù

Incontri di formazione per GIOVANI e ANIMATORI
presso l’Abbazia di Montemorcino
18.00 - Accoglienza
18.15 Catechesi di don Nazzareno Marconi
19.00 - Adorazione/Confessioni/Colloqui
20.00- Cena e Condivisione a gruppi
21.30- Compieta

7 Novembre - Cuore a cuore: Chiamati a pregare: introduzione alla preghiera, con cosa si prega

 5 Dicembre - Perdersi per trovare: Chiamati ad amare: l’amore come esigenza fondamentale
                      dell’uomo.

9 Gennaio - Senza fine: Chiamati a vivere: pienezza della vita, la vita eterna.

6 Febbraio - …bisognerebbe inventarlo: Chiamati a credere: il significato della     
                         relazione con  Dio.
6 Marzo - Modello unico: Chiamati ad amare Gesù Cristo: in Cristo la sintesi di pienezza di       
                vita amore
3 Aprile - Tutti insieme appassionatamente: Chiamati ad amare in una famiglia aperta al        
                 mondo: il matrimonio.
8 Maggio - Amore Extra – Large: Chiamati ad amare in una famiglia senza confini: la vita   
                 consacrata.

Giugno - Ritiro finale: Alla scoperta di Gesù

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
        31 Ottobre 2010






















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)


Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che camminiamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 PRIMA LETTURA (Sap 11,22-12,2)

Hai compassione di tutti, perché ami
tutte le cose che esistono.


Dal libro della Sapienza
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.


O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.


Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.


Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.


Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.

Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.


SECONDA LETTURA (2Ts 1,11-2,2)
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 3,16)

Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.

VANGELO (Lc 19,1-10)
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.


+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Il Signore non ci rifiuta mai. Anche quando abbiamo l’impressione di averla fatta troppo grossa c’è sempre un buon motivo per rivolgerci a lui senza paura: egli ci ama.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fermati oggi nella nostra casa.


1. Perché riusciamo ad aver cura del mondo che ci hai affidato così come tu hai cura di noi. Preghiamo.
2. Perché capiamo che la vera forza non risiede nel rifiuto dall’altro, ma nel rifiuto della sua condanna. Preghiamo.
3. Perché sappiamo che qui ed ora è il momento in cui siamo chiamati a dirti di sì o di no. Preghiamo.
4. Perché il tuo amore sia sempre una fonte d’ispirazione per realizzare opere nuove nel tuo nome. Preghiamo.
O Padre, le tentazioni opposte di sentirci definitivamente perduti o definitivamente giustificati ci impediscono di ricercare il tuo volto. Aiutaci a coltivare un rapporto sempre nuovo con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte


Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore,
salga a te come offerta pura e santa,
e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione


Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza. (Sal 16,11)


  Preghiera dopo la comunione


Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
(Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua)


Il modo di agire di Gesù era quello di un uomo libero e senza pregiudizi. Capace di accogliere tutti. Le norme sociali e religiose non gli impedivano di arrivare agli altri. Gesù spezzava ogni barriera quando si trattava di aiutare gli altri. La persona, ogni persona era la cosa più importante.
Il comportamento di Gesù deve diventare un insegnamento per noi; ci insegna come deve essere il modo di comportarsi della Chiesa e dei cristiani. Potremmo riassumerlo in questi atteggiamenti:
* accogliere tutti
* saper ascoltare le persone
* invitare alla conversione
* non lasciarsi trascinare dai pregiudizi
Zaccheo era uno da cui guardarsi e mal visto da tutti. Era capo degli esattori delle imposte e ricco. Gesù dovette avere un gran coraggio ad andare a casa sua. Sapeva che la gente non avrebbe capito. Lui però non ha paura a spezzare le barriere imposte dalla società per poter fare del bene alle persone. Questo modo di agire di Gesù lo vediamo costantemente nel Vangelo.
In Gesù e Zaccheo c’è lo stesso desiderio, quello di incontrarsi. Zaccheo ha il desiderio di conoscere Gesù. Vuole vederlo. Per questo corre avanti e sale su un albero. Ci mette tutto l’impegno e il desiderio. E Gesù fissa il suo sguardo su di lui e lo guarda con amore. Ci dice il vangelo che abbiamo proclamato: “Gesù alzò lo sguardo e disse:... Oggi devo fermarmi a casa tua”. Che incontro pieno di emozione, chissà quale intensità c’era nel desiderio di Zaccheo e nello sguardo accogliente di Gesù!
Quell’incontro fu trasformante. “Zaccheo lo accolse pieno di gioia”. Cambio radicalmente. E la sua conversione giunse fino al portafoglio. È una conversione autentica. Vediamo come ce lo racconta il vangelo: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.
La conversione di Zaccheo dovrebbe aiutarci a vedere quello che dobbiamo fare noi. Dobbiamo verificare quale uso facciamo del nostro denaro, qual è la nostra generosità.
(Tu ami tutte le cose esistenti)
È il modo di essere e di agire di Dio. Dio ci ama, senza differenze. Vuole il bene di tutti. Ci aspetta. Pensiamo al nostro modo di comportarci con gli altri. Li amiamo sul serio? Li usiamo? Abbiamo fatto loro del male o li abbiamo offesi? Abbiamo abbandonato amici o amiche ammalati? Siamo stati egoisti? Qual è il mio comportamento nei confronti della famiglia?
Gesù ci conosce, vede il desiderio che abbiamo dentro di essere migliori, ci ama, ci guarda con affetto, come ha fatto con Zaccheo. E noi, abbiamo voglia di convertirci? Sarà buona cosa fare una revisione dentro di noi.
Per cominciare, dobbiamo partire da una convinzione che ci viene dalla Parola di Dio. Già abbiamo visto che il modo di agire di Dio è diverso dal nostro. Nella prima lettura, dal libro della Sapienza, ci viene detto: “Signore, tu ami tutte le cose esistenti...”.
Questo messaggio ci offre due cose: un aiuto perché ci convinciamo che Gesù ci conosce e ci ama e ci guarda sempre con affetto; e un invito ad amare tutti, ad essere generosi, a rompere i cliché con i quali classifichiamo le persone, imitando l’agire di Gesù nei confronti di Zaccheo. Così assomiglieremo un po’ di più a Dio il quale, come ci dice la prima lettura, “castiga a poco a poco quelli che cadono e li corregge, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in lui”. Come sarebbe bello se riuscissimo a vedere sempre le cose come le vede Dio e agissimo di conseguenza!
(Il Signore è clemente e misericordioso)
Questo messaggio è molto importante. Guardiamo allora a Dio e cerchiamo di comportarci come lui, che è “clemente e misericordioso, lento all’ira e ricco di grazia...”.
L’Eucaristia che stiamo celebrando ce ne darà la forza. Possiamo cambiare! Possiamo diventare migliori! Gesù infatti ci viene incontro e si offre a noi proprio perché possiamo realizzare quanto lui ci propone.
JOAN SOLER

sabato 23 ottobre 2010

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
24 Ottobre 2010




















Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 35,15-17.20-22)
La preghiera del povero attraversa le nubi.

Dal libro del Siràcide
Il Signore è giudice
e per lui non c’è preferenza di persone.
Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
Non trascura la supplica dell’orfano,
né la vedova, quando si sfoga nel lamento.
Chi la soccorre è accolto con benevolenza,
la sua preghiera arriva fino alle nubi.
La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

SECONDA LETTURA (2Tm 4,6-8.16-18)
Mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)

Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,9-14)
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è vicino a coloro che si accostano a lui con un cuore contrito e libero. Egli ricerca un rapporto con l’uomo nella verità.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, accogli la nostra preghiera.

1. Perché i fedeli laici, i diaconi, i sacerdoti, i vescovi e il Papa siano fedeli al ministero loro affidato da Cristo di annunciare il Vangelo. Preghiamo.

2. Perché per quanto misera sia la nostra condizione abbiamo il coraggio di pregare per chi sta peggio di noi. Preghiamo.

3. Perché nelle ore più buie ci ricordiamo del semplice ed immenso dono che ci hai fatto regalandoci la vita. Preghiamo.

4. Perché ricordiamo sempre che, per quanto forti possiamo sentirci, solo inginocchiandoci di fronte a te possiamo davvero tornare a casa giustificati. Preghiamo.

O Padre, l’apertura alla tua presenza richiede il riconoscimento della nostra non autosufficicenza. Aiutaci ad essere sempre coscienti dei nostri limiti e sereni di fronte ad essi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo:
quest’offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale,
salga fino a te e renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Esulteremo per la tua salvezza e gioiremo nel nome
del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)

Preghiera dopo la comunione


Signore, questo sacramento della nostra fede
compia in noi ciò che esprime
e ci ottenga il possesso delle realtà eterne,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.


MEDITAZIONE
(“Abbi pietà di me peccatore”)


Che grande lezione ci dà Gesù! La semplicità, l’umiltà e il servizio disinteressato sono le virtù che lui più apprezza. Con la parabola del fariseo e del pubblicano Gesù vuole cambiare i nostri cuori. Ci vuole umili. Vanità, brama di potere e voglia di apparire vanno scartate.


L’atteggiamento di Gesù mi fa pensare alla situazione attuale della Chiesa e all’opinione che su di essa diffondono i mezzi d’informazione. È un fatto che si proclamino opinioni e si scrivano notizie ingiuste riguardanti la Chiesa. Alcune forse sono vere; altre di sicuro no. Comunque non dobbiamo allarmarci. Dobbiamo essere fedeli al cammino di umiltà che Gesù ci propone nel vangelo di oggi.


Quello che capita e quello che viene divulgato può certo rattristarci; forse vediamo nero sia il futuro della Chiesa che del mondo. Stiamo vivendo un tempo di continui cambiamenti. Ci piacerebbe forse godere del rispetto di altri tempi. Magari alcuni sentono nostalgia dei tempi in cui gli ecclesiastici erano riconosciuti pubblicamente e socialmente e potevano esercitare una certa influenza. E che la Chiesa fosse più accettata dalla società. Ma dobbiamo riconoscere che l’aria che tira è tutt’altra.


La via di Gesù è quella dell’umiltà, del servizio e dell’amore ed è questa la strada da percorrere con gioia, senza lasciarsi trasportare dai venti contrari. “Chiunque si umilia sarà esaltato” ci diceva Gesù nel vangelo di oggi. Le vie di Dio, le vie del Vangelo le potremo seguire sempre, qualunque sia il numero dei partecipanti, qualunque sia la società nella quale ci troviamo a vivere, qualunque sia le freddezza o la tiepidezza spirituale e il trattamento mediatico dei temi religiosi.


Noi conosciamo la via che Gesù ci propone. Questo dovrebbe essere motivo di grande gioia. Nonostante tutte le difficoltà, sappiamo bene chi è colui nel quale abbiamo creduto e sperimentiamo -o possiamo sperimentare- la tenerezza di un Dio che sempre ci è accanto.


(Il tempo del piccolo seme)


All’inizio del terzo millennio e in questo contesto sociale e culturale siamo chiamati a vivere nell’umiltà e nella speranza, non nel trionfalismo, che è la grande tentazione. Cerchiamo di non sbagliarci: questo è il tempo del piccolo seme, della parola semplice e amica, il tempo di amare e servire, il tempo di accompagnare e di ascoltare, il tempo di pregare e di sperare, il tempo della tenerezza e della dolce attesa. Dobbiamo preparare la terra con questo nutrimento, perché, passato l’inverno, possiamo veder nascere tenere e impercettibili gemme che annunciano una primavera nuova e diversa.


Nel contesto della nostra vecchia Europa siamo chiamati ad essere umili, certi che ciò che ci sta attorno e la nostra povertà ci obbligheranno a trovare in Gesù la luce per evangelizzare il nostro mondo e il nostro cuore.


Gesù apprezza molto l’umile preghiera del pubblicano. Questi ottiene la salvezza grazie al riconoscimento della sua situazione di peccato e al suo pentimento. Dice Gesù di lui: “Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato”.


(“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la buona battaglia, ho conservato la fede”)


San Paolo aveva una buona esperienza di preghiera costante e umile e di unione con Gesù. Si innamorò di lui e questa forza diede senso a tutta la sua vita. Nessun problema lo abbatté, nonostante la persecuzione e la solitudine di fronte alle difficoltà. Come abbiamo letto nella seconda lettura, così si esprime: “Nella mia prima difesa nessuno mi ha assistito, tutti mi hanno abbandonato”.


Queste contrarietà avrebbero potuto portarlo all’abbandono del suo impegno missionario, ma radicato com’era in Gesù proseguì. È quanto costata e afferma lui stesso: “Il Signore mi è stato vicino e mi ha dato forza”. Una lezione che va molto bene per noi, che viviamo in un’epoca critica. L’amore per Gesù è quello che ci conserva fedeli. Per questo Paolo afferma: “Ho conservato la fede”.


La Parola di Dio ci dice oggi quale deve essere il nostro atteggiamento, la via che Gesù ci propone: quella della semplicità, quella del superamento di ogni pretesa, vanità e orgoglio, senza credersi mai superiori agli altri. A Gesù piace che abbiamo un cuore umile e colmo di amore per tutti.


Fissiamoci su Gesù. Egli ci invita al suo banchetto, dobbiamo preparargli un cuore aperto, desideroso di riceverlo. Un cuore generoso e semplice, che ha fatto proprio l’atteggiamento del pubblicano pentito.


L’Eucaristia, se trova un cuore ben disposto, ci conserverà fedeli.


JOAN SOLER

venerdì 22 ottobre 2010

L'AZIONE CATTOLICA INCONTRA IL PAPA

Ma che cosa si farà il 30 ottobre a Roma?!
Siete curiosi vero??!! Ecco allora i vari momenti della festa...

Piazza S. Pietro ci accoglierà tutti fin dal buon mattino, ragazzi e giovanissimi per vivere insieme la mattinata tra canti, balli, preghiere e testimonianze, in attesa di incontrare un invitato speciale che desidera fare festa e mettersi in dialogo con noi... il Santo Padre Benedetto XVI!!
Il pomeriggio invece ci sposteremo: l'Acr farà festa in Villa Borghese, mentre i Giovanissimi saranno in piazza del Popolo per valorizzare ciascuno il proprio arco d'età in modo eccezionale!!
La festa si concluderà il tardo pomeriggio per permettere poi con tranquillità le partenze per il ritorno a casa.

Programma bambini e ragazzi

Il programma dettagliato del pomeriggio per i bambini e i ragazzi

C’è di più… a Villa Borghese e Piazza di Siena!

14.30 Direttamente dal Viale Washington, arrivi e accoglienza in Villa BorgheseAd attendere i bambini e i ragazzi ci saranno tantissime sorprese!

15.00 Prima parte: Villa Borghese

I bambini e i ragazzi avranno, per prima cosa, la possibilità di incontrarsi e gemellarsi con altri gruppiprovenienti da diverse parti d’Italia (secondo le indicazioni che forniremo a breve a tutte le diocesi) inalcune aree ben delimitate.Saranno poi chiamati a sfoderare tutta la loro abilità fisica per raggiungere piazza di Siena, attraverso un percorso molto particolare lungo le strade della villa, e incontreranno degli amici speciali, con cui sarà possibile farsi fotografare.

Programma giovanissimi
Il programma dettagliato del pomeriggio per i giovanissimi
C’è di più… a Piazza del Popolo!

14.00 Accoglienza in Piazza del Popolo

Animazione e musica dal vivo con il coro gospel dell'AC di Lecce LecC'è di + Gospel Choir
-Simona Atzori, ballerina e pittrice italiana
-Cesare Prandelli, allenatore della nazionale italiana di calcio
-Luca Zingaretti, attore italiano
-Pietro Napolano, cantante dei pQuadro, classificato al terzo posto al Festival di Sanremo 2007
-don Luigi Ciotti, sacerdote italiano molto attivo nella lotta contro la mafia, fondatore dell'Associazione Libera
-La band Suoni Fuori le Mura di Gaeta curerà gli intervalli musicali.

17.30 Saluti e concerto finale con la band Suoni Fuori le Mura
16.00 Seconda parte: Piazza di Siena
17.00 Saluti e sorpresa finale

Bambini e ragazzi ci ritroveremo tutti insieme sotto il palco di piazza di Siena per fare festa, in stile A.c.r. Grazie all’aiuto di alcuni amici e di una band speciale, i bambini e i ragazzi saranno chiamati a dare il meglio di loro, con inni, canti e musica… tutto targato A.c.r.
Ad accompagnarli in questa avventura non saranno soli, ma avranno lì sul palco anche i responsabili e gli assistenti nazionali degli ultimi anni e gli amici venuti dalla Russia per presentare l’Iniziativa di Pace del prossimo anno.

SARANNO PRESENTI ALLA MANIFESTAZIONE ANCHE TANTI GRUPPI DI AZIONE CATTOLICA  RAGAZZI E GIOVANISSI DELLA NOSTRA DIOCESI PERUGINA

BUONA PARTECIPAZIONE A TUTTI

giovedì 21 ottobre 2010

ARCIDIOCESI DI PERUGIA – CITTA’ DELLA PIEVE



Anno Pastorale 2010 - 2011


       Programma incontri Diaconi Permanenti e Aspiranti


Nell' ambito della formazione permanente del Clero, Mons. Pietro Ortica delegato vescovile per i Diaconi permanenti, promuove e invita i diaconi permanenti e gli aspiranti a degli incontri di formazione che si terranno presso il Convento Francescano di Monteripido in Perugia, secondo il programma allegato.

Il prossimo incontro sul percorso Liturgico sarà tenuto da da don Antonio Sabatini Sabato 23 Ottobre dalle 15.30,l'incontro è per diaconi e Aspiranti.

domenica 17 ottobre 2010

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde


Antifona d'ingresso

Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
crea in noi un cuore generoso e fedele,
perché possiamo sempre servirti con lealtà
e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...



PRIMA LETTURA (Es 17,8-13)
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.

Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 120)
Rit: Il mio aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

SECONDA LETTURA (2Tm 3,14-4,2)
L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ebr 4,12)

Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,1-8)
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio è vicino a coloro che si rivolgono a lui senza menzogna e con l’animo aperto. Egli desidera avere un rapporto con l’uomo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, insegnaci a pregare.

1. Perché non consideriamo nulla come troppo infimo perché tu te ne possa occupare. Preghiamo.

2. Perché come te sappiamo essere ogni giorno presenti e attenti ai nostri fratelli. Preghiamo.

3. Perché la nostra fede non coinvolga solo il nostro cuore o solo la nostra mente, ma tutto il nostro essere. Preghiamo.

4. Perché sappiamo che nessun contesto è inadeguato alla tua presenza. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di dividere in due il nostro cuore tra un ambito che ti riguarda ed uno in cui siamo indipendenti è sempre presente. Aiutaci a capire che tu ci ami anche nella nostra condizione di peccatori. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare,
perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio
sia per noi principio di vita nuova.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19)

Preghiera dopo la comunione


O Signore, questa celebrazione eucaristica,
che ci hai fatto pregustare la realtà del cielo,
ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente
e ci confermi nella speranza dei beni futuri.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE

(Pregare sempre, senza stancarsi)


Il vangelo ci ha parlato di una vedova povera che con insistenza e costanza chiede a un giudice che non temeva di Dio di fargli giustizia. E come questi l’ascolti solo per essere lasciato tranquillo. Se un giudice senza cuore è capace di fare giustizia a qualcuno solo per essere lasciato in pace, Dio, che è Padre pieno di bontà, sempre ci attende.
Gesù ci ha proposto questa parabola per farci capire come Dio ci ascolti sempre, basta che noi lo preghiamo, gli apriamo il cuore e confidiamo in lui.
Se non preghiamo, la nostra fede è solo qualcosa di teorico. La preghiera fiduciosa è segno di fede e di amore. Il mondo attuale però, con i suoi problemi, con il suo ritmo frenetico e le sue attrattive, ci rende sempre più difficile il pregare. Attenzione però. Se non preghiamo la nostra vita cristiana si deteriora e si spegne. Facciamo in modo di assicurarci alcuni momenti di preghiera. Impegniamoci veramente, perché in questo noi ci giochiamo tutto!
Santa Teresina del Bambino Gesù, la giovane dottore della Chiesa, con il suo insegnamento ci può aiutare. In uno dei suoi scritti dice: “Per me la preghiera è un impulso del cuore, è un semplice sguardo rivolto al cielo, è un grido di ringraziamento e di amore, sia nella prova che nella gioia. Insomma, è qualche cosa di grande, di soprannaturale che allarga il cuore e mi unisce a Gesù” (manoscritto C,25).

(Annunzia la Parola del Vangelo)

Oggi, inoltre, è un giorno speciale. È la Giornata Missionaria. Gesù ci parla della preghiera e la preghiera di oggi va elevata in modo particolare per le missioni. Oggi è un gran giorno per la Chiesa. Siamo invitati a pensare a tutti quei missionari e missionarie che hanno lasciato il loro paese, la loro famiglia... hanno lasciato tutto per andare incontro a persone che appartengono ad altre culture e popoli con l’unica intenzione di conoscerli, amarli, di aiutarli nella promozione umana e di annunciare loro la Buona Novella del Vangelo. Non con la voglia di dominio e di imporre loro una religione, ma con nel cuore la voglia di far loro conoscere che Dio è amore, che è una Padre pieno di tenerezza che li ama; che Gesù è il Salvatore, il Dio fatto uomo per illuminare la loro vita e aiutarli a scoprire la loro dignità. Una missione straordinaria; e che testimonianza danno i nostri fratelli e sorelle missionari!
Preghiamo perché possano sempre lavorare con amore e speranza e collaboriamo con loro attraverso il nostro apporto economico, così che possano avere i mezzi materiali sufficienti per poter svolgere il loro apostolato. Perché possano “annunciare la Parola” del Vangelo, così come Paolo anima Timoteo a fare nella seconda lettura che abbiamo ascoltato.
Invochiamo l’intercessione di S. Teresina del Bambino Gesù, che ci ha istruito sulla preghiera ed è patrona delle missioni. Ella scriveva ai missionari per incoraggiarli ed era certa che con il suo amore e la sua preghiera infondeva in loro forza perché potessero evangelizzare.
Come sarebbe bello se questo immenso sforza missionario della Chiesa fosse sempre presente nella nostra vita.
Mentre preghiamo per le missioni e apprezziamo tutto lo sforzo dei missionari però ci rendiamo conto che tra di noi la fede sta diminuendo e la freddezza per le cose spirituali sta sempre più penetrando. Noi siamo riconoscenti per il grande dono di Dio che è la fede? Dobbiamo pregare per mantenere viva la fede e dobbiamo farlo con perseveranza. La fede è un tesoro che dobbiamo amare moltissimo. Lasciamo guidare da Cristo, che è la nostra luce, la nostra forza e la nostra salvezza.
Stiamo celebrando l’Eucaristia. In essa riceveremo Gesù come nostro cibo. Dobbiamo desiderarlo e fargli spazio nel nostro cuore. Basta aprirgli la porta. Facciamo in modo di essere contenti di partecipare a questa festa, a questo banchetto, a questa grande preghiera.

JOAN SOLER

venerdì 15 ottobre 2010

UN SUSSIDIO DI PREGHIERA PER I GIOVANI LUNGO UN ANNO -SEGUIMI-

Un sussidio di preghiera che accompagni i giovani per un anno con un titolo emblematico “Seguimi”: è l’iniziativa del Servizio nazionale Cei per la pastorale giovanile (Snpg) Il volume,propone un cammino di meditazione e preghiera di settimana in settimana, di domenica in domenica lungo tutto l’anno liturgico, attraverso molteplici spunti spirituali:letture della Parola di Dio, testimonianze di giovani, un cammino catechistico settimanale, scritti di Benedetto XVI e del magistero, proposte di impegni di carità e servizio, intenzioni di preghiera, l’intero libro dei salmi e altro Tutto questo in un anno, come il 2011, in cui verranno celebrati eventi come la XXVI Giornata mondiale della gioventù a Madrid e il Congresso eucaristico nazionale ad Ancona.
Il libro sarà disponibile nelle librerie cattoliche dal 25 ottobre oppure presso l’editore a prezzi molto contenuti: Mediagraf Spa, modulo d’ordine scaricabile da www.chiesacattolica.it/giovani oppure www.gmg2011.it.

venerdì 8 ottobre 2010

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

          10 Settembre 2010




















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde


Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3-4)

Colletta

Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia,
Signore,
perché, sorretti dal tuo paterno aiuto,
non ci stanchiamo mai di operare il bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 5,14-17)
Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.

Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra].
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)

Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (2Tm 2,8-13)
Se perseveriamo, con lui anche regneremo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Ts 5,18)

Alleluia, alleluia.
In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

+ Dal Vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci chiama alla salvezza e alla gioia autentica, e ci chiede di riconoscere come figli l’amore ch’egli ci dona.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, guidaci alla fonte del tuo amore.

1. Perché la consapevolezza della tua misericordia ci unisca fra noi al di là delle nostre differenze. Preghiamo.

2. Perché impariamo la difficile arte della riconoscenza. Preghiamo.

3. Perché la nostra fede superi sempre il nostro fallimento. Preghiamo.

4. Perché non ci accontentiamo del successo nella vita, ma miriamo alla realizzazione della vita. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di dimenticare che la salvezza è dono immeritato e gratuito è sempre in agguato. Donaci un cuore capace di gratitudine e sollecito verso i nostri fratelli che hanno bisogno, come noi, della tua misericordia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere,
e fa’ che questo santo sacrificio,
espressione perfetta della nostra fede,
ci apra il passaggio alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11)


Preghiera dopo la comunione

Padre santo e misericordioso,
che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questa partecipazione al suo sacrificio
donaci di comunicare alla sua stessa vita.

MEDITAZIONE

Che bel vangelo quello di oggi! La Parola di Dio ci parla della gratitudine. Come sarebbe stupendo saper dire frequentemente a Gesù: “Grazie, grazie mille!”.

È triste incontrare delle persone che non dicono mai un grazie. Per quanto facciano loro dei regali e li aiutino in qualche cosa, mai una volta che esca dalle loro labbra un “grazie”. Ed è così semplice manifestare la propria riconoscenza. Si tratta solo di riconoscere i doni che gli altri ci fanno. È un arricchimento sia per quello che la dimostra che per quello che la riceve.
Gesù, da quello che abbiamo sentito nel vangelo, restituisce la dignità umana a dieci lebbrosi e soltanto uno torna felice per dirgli il suo grazie. E Gesù si sorprende e dice: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?”.
Gesù li ha salvati, dal momento che erano completamente emarginati e obbligati a vivere ai margini della società, al punto che quando qualcuno si avvicinava erano obbligati a gridare che erano imputi. Il libro del Levitico, che è nella Bibbia, dice riguardo alla lebbra: “Colui che è colpito dalla lebbra porti i vestiti laceri e i capelli scarmigliati; si copra fino al labbro superiore e gridi: ‘Impuro, impuro!’. Per tutto il tempo in cui durerà in lui la piaga, sarà impuro; essendo impuro, vivrà isolato, fuori dell’accampamento sarà la sua dimora”.
È chiaro quindi che i lebbrosi erano esclusi dalla vita sociale e dovevano avvertire gli altri di non avvicinarsi ad essi. Gesù, guarendoli, aveva loro restituito la dignità e la libertà. Per questo esprime la sua tristezza, nel vedere che gli altri nove non tornavano a ringraziarlo.
Anche noi abbiamo molti motivi per essere riconoscenti. Siamo credenti. Dio ci ama. Viviamo. Abbiamo amici e molte persone ci apprezzano, in famiglia, al lavoro, tra i vicini. Ci sono tante cose belle nel mondo e in ciascuno di noi. Per tutto questo dovremmo continuamente dire il nostro grazie al Signore.
È anche vero che ci sono pure molte cose tristi e le situazioni difficili. C’è chi deve soffrire parecchio. E sappiamo che la vita non è poi sempre rosa.
Gesù però ci dà la forza per vivere e per amare, ci dà sostegno e speranza, ci ha dato il dono della fede.
Certamente con l’aiuto del Signore e nella preghiera troveremo molti motivi per ringraziarlo.

(“La tua fede ti ha salvato”)
Se apprezzassimo la potenza di Gesù, se credessimo che lui sempre ci guarda con affetto, di sicuro la nostra vita sarebbe molto diversa. Gesù ci tende la mano perché vuole guarirci dall’egoismo, dalla tristezza, dallo scoraggiamento. Gesù vuole che viviamo felici. Egli, così come ha fatto con i lebbrosi, vuole restituirci la dignità, la gioia, la speranza, la voglia di vivere. Lui è venuto a salvarci. Per questo, anche quando abbondano i problemi e la sofferenza è grande, lui ci viene incontro e ci dona la pace.

(Gli immigrati)
Chi è tornato da Gesù per ringraziarlo? Un samaritano, uno straniero. E nella prima lettura, Naaman, lui pure straniero, tornò per ringraziare Eliseo che lo aveva guarito. Gesù sottolinea il ringraziamento del samaritano e ne apprezza il gesto. Lui aiuta tutti, da qualunque parte vengano. Non pone frontiere. E questo modo di fare è un invito per tutti noi, che siamo terra d’accoglienza per gli immigranti. Dobbiamo avere un comportamento conforme al Vangelo. Stiamo attenti!
Fa male vedere persone credenti e praticanti, amici e amiche a cui vuoi bene, che frequentano con te la chiesa, che si mostrano razziste e vedono nello straniero un nemico e un pericolo.
La luce della fede ci aiuti a scoprire in ogni uomo, di qualsiasi razza e colore, un fratello. I problemi che potrebbero sorgere non devono impedirci di vedere la realtà, illuminata dalla luce di Gesù e del suo Vangelo.
Alcune parrocchie, accogliendo degli immigrati, hanno dato una testimonianza stupenda! Questo è un segno di speranza, che dovrebbe contagiare tutti i credenti e la società intera.
Gesù è risorto e ci ha salvato. Con la sua forza saremo capaci di trovare le risposte giuste alle nuove situazioni nelle quali la società nella quale viviamo si viene a trovare oggi.
Adesso stiamo celebrando l’Eucaristia. È la grande festa del ringraziamento. Apriamo i nostri cuori a Gesù che si dona a noi e nutriamoci del suo corpo, della sua vita. Che ci sia dentro di noi il desiderio, colmo di gratitudine, di riceverlo come cibo!
JOAN SOLER
parroco di Molins de Rei (Barcellona) 

sabato 2 ottobre 2010

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO














Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)

Colletta

O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ab 1,2-3;2,2-4)
Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
cclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (2Tm 1,6-8.13-14)
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,5-10)
Se aveste fede!

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci chiede di rimanere saldi nell’ora della prova e di non cedere alla disperazione, sull’esempio di Gesù Cristo, morto in croce per salvarci.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una fede salda.

1. Perché la nostra fede non si manifesti solo a parole. Preghiamo.

2. Perché il nostro servizio nella comunità non venga sbandierato come un merito. Preghiamo.

3. Perché sappiamo che nulla è definitivo tranne il tuo amore. Preghiamo.

4. Perché dove la nostra speranza ci abbandona arrivi a sostenerci la nostra umiltà. Preghiamo.

O Padre, il cammino lungo cui ci conduci è pieno di distrazioni e di occasioni per perdere la fede: aiutaci a capire che il male non ha l’ultima parola. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)

Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli