TinyDropdown Menu diaconiperugia: 2010

venerdì 31 dicembre 2010

1 Gennaio 2011-MADRE DI DIO

LA LITURGIA DEL GIORNO
1 Gennaio 2011




















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco





Antifona d'ingresso

Salve, Madre santa:
tu hai dato alla luce il Re
che governa il cielo e la terra
per i secoli in eterno. (Sedulio)

Colletta

O Dio, che nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna,
fa’ che sperimentiamo la sua intercessione,
poiché per mezzo di lei
abbiamo ricevuto l’autore della vita,
Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (Nm 6, 22-27)
Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Dal libro dei Numeri
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 66)
Rit: Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

SECONDA LETTURA (Gal 4,4-7)
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ebr 1,1.2)

Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 2,16-21)
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato
nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
In questo giorno in cui tutti si augurano ogni bene, la nostra preghiera per tutti gli uomini possa essere in sintonia con la volontà di Dio.

Preghiamo insieme dicendo: Dio della pace, venga il tuo regno!

1. Venga la pace, Signore, nelle Chiese: la fede dei piccoli sia rispettata, i doni dello Spirito siano accolti, il servizio di preti e vescovi sia pieno di cordialità, preghiamo.

2. Venga la pace, Signore, nella nostra società: tutti abbiano il necessario per vivere, i deboli e gli emarginati siano accolti, a tutti i malati e anziani sia data un'umana assistenza, preghiamo.

3. Venga la pace, Signore, nelle nostre famiglie: i giovani e gli adulti non si sottraggano al dialogo, e trovino le parole giuste per comprendersi e rispettarsi nella diversità, preghiamo.

4. Venga la pace, Signore, dove sembra così lontana: nei paesi martoriati dalla guerra, là dove la legge è quella della violenza e del terrore, preghiamo.

5. Venga la pace, Signore, nei luoghi di lavoro e di studio: gli uomini si offrano aiuto reciproco, nel rispetto dei diritti e della diversità dei ruoli, preghiamo.

O Signore, che in Maria hai mostrato che il tuo amore supera ogni nostro sogno e speranza, donaci la forza di non arrenderci mai di fronte alle ingiustizie e ai dolori del mondo, per impegnarci giorno per giorno a costruire nel mondo la tua pace. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

O Dio, che nella tua provvidenza dai inizio e compimento
a tutto il bene che è nel mondo,
fa’ che in questa celebrazione
della divina Maternità di Maria
gustiamo le primizie del tuo amore misericordioso
per goderne felicemente i frutti.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELLA BEATA VERGINE MARIA I
La maternità della beata Vergine Maria

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo,
nella ... della beata sempre Vergine Maria.
Per opera dello Spirito Santo,
ha concepito il tuo unico Figlio;
e sempre intatta nella sua gloria verginale,
ha irradiato sul mondo la luce eterna,
Gesù Cristo nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli angeli
e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo...

Antifona di comunione

Gesù Cristo è sempre lo stesso
ieri, oggi e nei secoli eterni. (Eb 13,8)

Preghiera dopo la comunione

Con la forza del sacramento che abbiamo ricevuto
guidaci, Signore, alla vita eterna,
perché possiamo gustare la gioia senza fine
con la sempre Vergine Maria,
che veneriamo madre del Cristo e di tutta la Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 7 dicembre 2010

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

LA LITURGIA DEL GIORNO



















Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

Esulto e gioisco nel Signore,
l’anima mia si allieta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come una sposa adornata di gioielli. (Is 61,10)

Colletta

O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 3,9-15.20)
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.

Dal libro della Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (Ef 1,3-6.11-12)
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 1,28)

Alleluia, alleluia.
Rallègrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Nella Vergine Madre preservata dal peccato originale
Dio ci offre l'immagine dell'umanità nuova,
che partecipa in pienezza alla vittoria di Cristo.
Per intercessione di Maria immacolata,
innalziamo al Padre la nostra preghiera.
R. Benedici e proteggi i tuoi figli, Signore.

1. Perché la Chiesa di Cristo,
a imitazione di Maria vergine e madre,
come sposa santa e immacolata, vada incontro al Signore che viene, preghiamo. R.

2. Perché la potenza del Signore
tolga dalla nostra vita il peso e la tristezza del peccato
e ci faccia gustare la vera libertà dei figli, preghiamo. R.

3. Perché il popolo cristiano riconosca in Maria immacolata
un segno di consolazione e di speranza
in mezzo alle prove della vita, preghiamo. R.

4. Perché ogni vita nuova concepita nel grembo materno
sia accolta e custodita come un valore intangibile
e una benedizione di Dio, preghiamo. R.

5. Perché l'Eucaristia che celebriamo
sia per tutti noi lievito di purezza e di santità,
che ci rinnovi nel corpo e nello spirito, preghiamo. R.

Dio grande e misericordioso, fa' che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con Cristo, nostro Salvatore.
Egli è Dio...

Preghiera sulle offerte

Accetta, Signore, il sacrificio di salvezza,
che ti offriamo nella festa dell’Immacolata Concezione
della beata Vergine Maria,
e come noi la riconosciamo preservata per tua grazia
da ogni macchia di peccato,
così, per sua intercessione,
fa’ che siamo liberati da ogni colpa.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Grandi cose di te si cantano, o Maria,
perché da te è nato il sole di giustizia,
Cristo, nostro Dio.

Preghiera dopo la comunione

Il sacramento che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
guarisca in noi le ferite di quella colpa
da cui, per singolare privilegio,
hai preservato la beata Vergine Maria,
nella sua Immacolata Concezione.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE

(Maria, felice inizio della salvezza)


Nel nostro cammino d’Avvento che ci prepara al Natale celebriamo oggi una festa piena di speranza. Incontriamo, come compagna di viaggio, Maria, la Madre di Dio, quella che ha fatto il grande pellegrinaggio della fede e nella quale, prima di ogni altra creatura, si è manifestato il frutto della salvezza operata da Gesù.
La festa dell'Immacolata Concezione ci parla innanzitutto non della nascita di Gesù, né dell'annuncio dell'angelo a Maria per affidarle la missione di dare al mondo il Salvatore, ma ci parla prima di tutto della misericordia di Dio, della sua volontà di salvare l'umanità e del trionfo della Pasqua di Gesù Cristo.
Nel salmo che oggi la liturgia ci propone abbiamo recitato: "Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi". Maria è la prima opera prodigiosa della grazia di Dio, colei che fin dall'inizio della sua esistenza è stata piena di grazia. Come diremo poi nel prefazio della messa, "hai preservato la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale, perché nella pienezza della grazia fosse degna madre di tuo Figlio".

(Il male non avrà il sopravvento; Maria ce lo garantisce)

Quanto è avvenuto in Maria è soprattutto un motivo per un'azione di grazie ed è una speranza per tutta la Chiesa e per l'umanità. È vero che già dall'inizio - come abbiamo letto nel libro della Genesi – è esistita la realtà del male e del peccato. Questo racconto antico pieno di significato ci parla dell'inganno, della menzogna, della rottura della comunione con Dio e con gli altri, dell'istigazione al male. È una storia che continua ancora. Se guardiamo dentro di noi, attorno a noi ed alla situazione del nostro mondo, cogliamo immediatamente gli effetti di quell'opera distruttrice.
Ma fin dall'inizio esiste anche una prospettiva di speranza: Dio preannuncia la sua iniziativa di salvezza ed il suo combattimento contro il male che rende debole l'umanità. Ed in quell'azione che porterà a compimento il progetto di Dio appare fin dall'inizio una donna, nella quale i credenti riconoscono la Madre di Dio. Dalla sua stirpe nascerà il Salvatore e lei stessa sarà la prima salvata, già dalla sua concezione, mostrando così l’inizio della vittoria.
Anche San Paolo, nell'inno che abbiamo letto nella seconda lettura, proclama quali sono i piani di Dio per l'umanità: ci ha scelti; ci ha destinati ad essere suoi figli; ci ha colmati del suo amore e ci ha chiamati alla santità; ci ha fatto eredi del suo Regno, in quanto fratelli di Gesù Cristo; ha voluto colmarci della grandezza dei suoi favori. San Paolo non cita qui Maria, ma noi ci rendiamo facilmente conto che è in lei in primo luogo e in un modo più pieno che si realizza il piano di Dio. Lei ha ricevuto fin dall'inizio quell'eredità di salvezza e per questo è la lode più alta della grandezza di Dio.

(Maria, nostro modello e nostra sorella maggiore)

Ma questa realtà di Maria coinvolge tutta la Chiesa. Il papa Paolo VI spiegava che nella festa di oggi si celebrano insieme "la preparazione radicale per la venuta del Salvatore ed il felice inizio della Chiesa, bella, senza macchia né rughe". Innanzitutto è un dono di Dio all'umanità, che prepara alla radice, in Maria Immacolata, la nascita del Salvatore. C'è qui, nel ricolmare della sua grazia una ragazza di Nazaret, un nostra sorella, un sì anticipato di Dio all'umanità. Anche noi speriamo di partecipare alla grazia di Dio che lei ha già ricevuto. Ed in questa realtà nuova di Maria, la piena di grazia, e nella sua risposta di fedele serva che ascoltavamo nel vangelo, c’è anche il felice inizio della storia della Chiesa, come comunità dei salvati in Cristo, dei rinnovati dalla grazia di Dio.
Ella ci mostra qual è la vera immagine della Chiesa. Ella vive le vicende della storia, l'ascolto della Parola, l'accoglienza della fede, il servizio generoso al piano di Dio, e l'amore e l'aiuto verso quelli che hanno bisogno di lei. Maria c'insegna il modo migliore di vivere l'Avvento e di preparare il Natale, Maria è contemporaneamente discepola i maestra nella scuola delle Beatitudini, e da lei impariamo, più che da nessuno altro, il vangelo, perché è la sua migliore incarnazione. Oggi con tutta la Chiesa rendiamo grazie a Dio per le meraviglie che ha operato in Maria e per quelle che vuole operare in noi.

JOSEP M. DOMINGO

venerdì 26 novembre 2010

A V V E N T O 2 0 1 0

Fratelli, oggi inizia il tempo d'Avvento e nello stesso tempo un nuovo Anno liturgico. L’Avvento è particolarmente indicato per commemorare l’iniziativa straordinaria di Dio di visitarci e salvarci.
Colui che viene è sempre Gesù, non attendiamo un altro Salvatore. In lui infatti si compie tutto ciò che cerchiamo e aneliamo. Per questo, Avvento è preparare le vie del Signore; è fare posto nel nostro intimo a Dio e a Gesù perché possano essere sempre più parte di noi.
Nelle quattro settimane d’Avvento prepariamoci a celebrare come si conviene il Natale di Dio.




venerdì 19 novembre 2010

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Sam 5,1-3)
Unsero Davide re d’Israele.

Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

SECONDA LETTURA (Col 1,12-20)
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)

Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

VANGELO (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La bellezza e la gloria di Dio non si sono manifestate ai potenti di questo mondo. Sono i poveri e i sofferenti, siamo noi nella nostra condizione di peccatori che possiamo riconoscere in Gesù Cristo il Signore dell’universo.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nel tuo regno ricordati di noi.

1. Perché i potenti della terra ricordino sempre che i popoli che guidano non sono loro proprietà, ma sono affidati alla loro responsabilità. Preghiamo.

2. Perché sappiamo riconoscere nella storia il dispiegarsi del tuo progetto di salvezza. Preghiamo.

3. Perché la ricerca del senso della nostra vita parta sempre dalla consapevolezza del tuo amore. Preghiamo.

4. Perché abbiamo sempre la forza di riconoscerti nel nostro fratello sofferente. Preghiamo.

O Padre, tante cose si impongono per essere al centro del nostro mondo. Fa’ che nell’incertezza di questa vita terrena sappiamo sempre riconoscere in te il nostro re e Signore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre,
questo sacrificio di riconciliazione,
e per i meriti del Cristo tuo Figlio
concedi a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
Cristo sacerdote e re dell’universo.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace...
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace. (Sal 29,10-11)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti
con il pane della vita immortale,
fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell’universo,
per vivere senza fine con lui nel suo regno glorioso.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

MEDITAZIONE

(Il Re dei giudei)

Abbiamo appena visto come sia diverso Gesù dagli altri re. È un re a sé stante; un re inchiodato a una croce, che dal suo trono accoglie la supplica di quello che chiamiamo il Buon Ladrone e gli concede quello che chiede. È molto bello il testo di oggi. La croce di Gesù non è la triste croce del supplizio, ma la croce della salvezza. Gesù regna dalla croce.

È impossibile confondere Gesù con un qualche altro re. Le “maestà” dell’epoca romanica, rivestite di preziose tuniche e cinte di brillanti corone non hanno in sé nessuna drammaticità. Con la dignità e la serenità che ispirano ci manifestano un Gesù sacerdote e salvatore che contagia confidenza e devozione. Qui vorrei brevemente accennare al dipinto del Crocifisso del beato Angelico nel convento domenicano di S. Marco a Firenze. Si tratta di un Cristo dallo sguardo pieno di amore e di tenerezza. Un frate è inginocchiato e abbracciato alla croce, il volto estasiato, che manifesta l’amore e la tenerezza che sale dal suo cuore. Questo Crocifisso illuminava il cuore del frate che abitava quella cella. Croce serena ed eccelsa, croce di amore e di salvezza. La croce del nostro re, di Gesù.

Nella maggior parte delle case c’è un crocifisso. Questa immagine ha aiutato e continua ad aiutare molte persone. È l’immagine che ci ricorda che Gesù ci ama, che ha dato la vita per noi, che ci accompagna nei momenti duri, difficili e tristi come anche nei momenti belli. Ci trasmette serenità e speranza e fa nascere nel nostro cuore un sentimento di riconoscenza. Baciare la croce con affetto riconoscente ci farà allora avvicinare di più a Gesù e avvertire la sua presenza.

Gesù, il crocifisso, è il nostro re perché ci ha salvato e ci salva con la sua morte e risurrezione. Con quanta forza e serenità, da quel trono che è la croce, risponde a colui che, pure crocifisso, gli chiede la salvezza: “Oggi sarai con me in paradiso”.

Cerchiamo anche noi, avvolti da errori e peccati, di accostarci a Gesù crocifisso e di dirgli: “Ti amo, Signore; perdonami; ricordati di me“. La nostra preghiera, carica di amore e di riconoscenza, sarà certamente ascoltata.

Il nostro re è pronto ad ascoltarci e a salvarci e questo deve colmarci di gioia. Naturalmente dobbiamo accostarci a lui con fiducia e aprirgli il nostro cuore. Accostiamoci alla croce con devozione, abbracciamola e amiamola. La croce di Gesù è luce e senso per la nostra vita.

(Le caratteristiche del Regno di Gesù)

Gesù ci invita a far parte del suo Regno, ma non ci obbliga. Ce lo offre nella speranza che noi lo accogliamo. Per questo ci dice quali sono le caratteristiche del suo Regno (le proclameremo nel prefazio tra qualche minuto). Il suo Regno è universale e eterno. È un “Regno di verità e di vita, un Regno di santità e di grazia, un Regno di giustizia, di amore e di pace”.

Regno di verità e di vita. Gesù non gioca con le persone. È sincero. Non usa nessuno. Sua legge è la verità. Lui non ci inganna, per cui vale la pena mettersi al suo servizio. Vuole anche darci la vita, la sua stessa vita. Egli è la Vita e questa vita la vuole dare a noi. Con lui viviamo e vivremo!

Regno di santità e di grazia. Vuole che camminiamo verso la santità, che è l’unica vera meta. Vuole che siamo santi, che viviamo santamente, praticando le virtù. In questo modo saremo simili a lui. Attraverso la grazia, il suo dono prezioso che ci fa suoi amici. Impegniamoci ad essere amici di Gesù. Lui, l’Amico ci concederà con ancora più abbondanza il dono della grazia, della comunione con lui.

Regno di giustizia, di amore e di pace. Essere giusti, non fare differenze. Essere giusti con tutti, perché ogni persona ha la stessa dignità. Regno di amore. Amare è la nostra vocazione! Amare tutti e saper perdonare, gettare ponti di dialogo tra tutti. Regno di pace. Diamoci da fare per ricercare la pace, la pace vera, quella che solo Gesù ci può dare.

Che programma stupendo! Lasciamoci afferrare da Cristo e condurre da lui. “Lui è l’immagine del Dio invisibile”, come affermava la seconda lettura. Lui è anche il nostro Buon Pastore e in quest’ultima domenica dell’anno liturgico diciamogli ancora una volta che vogliamo che sia sempre lui a guidarci. Lo diciamo a lui che anche oggi si offre pienamente a noi nell’Eucaristia.

JOAN SOLER

sabato 13 novembre 2010

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)




LA LITURGIA DEL GIORNO   14 Novembre 2010





















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Dice il Signore:
“Io ho progetti di pace e non si sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi”. (Ger 29,11.12.14)

Colletta

Il tuo aiuto, Signore,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ml 3,19-20)
Sorgerà per voi il sole di giustizia.

Dal libro del profeta Malachìa
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA (2Ts 3,7-12)
Chi non vuole lavorare, neppure mangi
.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 21,28)

Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

VANGELO (Lc 21,5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Il Signore ci ricorda sempre che la nostra quotidianità non è mai sprecata se la viviamo come un servizio a lui e agli altri.

Preghiamo insieme e diciamo: Conservaci sereni nella tua giustizia.

1. Perché conserviamo il desiderio di un mondo migliore. Preghiamo.

2. Perché riconosciamo che quanto c’è di buono nel mondo è segno della tua presenza. Preghiamo.

3. Perché venga concesso ad ogni uomo di guadagnare il proprio pane lavorando, mantenendo la propria dignità e non cedendo alla disperazione. Preghiamo.

4. Perché le distrazioni e le difficoltà non ci impediscano di commuoverci per la tua giustizia. Preghiamo.

O Padre, l’invidia verso i superbi a volte supera la coscienza del tuo amore. Aiutaci a sentire che non c’è nulla di svilente in una vita semplice. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Quest’offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un’eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza. (Sal 73,28)

Preghiera dopo la comunione

O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale, che Cristo tuo Figlio
ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE

(Guardare con fiducia al futuro)

quando ci sono momenti di prova il vangelo ci incoraggia a rimanere saldi. Quando ormai si sta per concludere l’anno liturgico sempre ci vengono proposti testi apocalittici che ci parlano con immagini dei mali del mondo, delle guerre e persecuzioni. È come un insieme tetro che ci viene a dire che tutto questo mondo è destinato a scomparire.
Tutti siamo testimoni di catastrofi, di guerre, di violenze. Tutta sembra andare bene e poi tutt’all’improvviso ecco una disgrazia: una malattia, un problema famigliare, la morte. Di colpo tutto cambia. Avevamo fatto progetti e va tutto a rotoli. Se dovessimo parlare di fatti concreti non finiremmo più. Tutti ne conosciamo molti.
E questo solo guardando al nostro contesto. Se dessimo un’occhiata al mondo vedremmo quasi solo disastri: terremoti, guerre, miseria. E ogni tipo di altri mali. Per molte persone e per molti paesi la vita e spesso molto dura.
Gesù ci invita ad avere fiducia, pur in mezzo a queste situazioni. Lui si pone al nostro fianco dandoci la forza di essere suoi testimoni anche in mezzo alle prove e aiutandoci a trovare le parole adeguate di fronte agli accusatori. Lui ci darà eloquenza e sapienza. E starà sempre attento a quello che ci capita; ci accompagnerà sempre. E ce lo dice così: "Nemmeno un capello del vostro capo perirà".
Gesù vuole aiutarci a guardare in faccia la realtà con tutti i suoi problemi. E non ci lascia in balia della cattiva sorte. Lui sarà sempre con noi per darci forza, per illuminare la nostra vita, per aiutarci ad avere fiducia, ad essere perseveranti nella prova quando questa arriva. Bisogna essere saldi e perseveranti. Per questo il brano del vangelo termina con queste parole: "Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". È questo l’aiuto prezioso che ci offre il Signore.

(Il nostro futuro è Dio)


La prima lettura della messa di oggi, tratta dal profeta Malachia, viene incontro a un momento di scoraggiamento del popolo di Israele. Sono ritornati felici e contenti da un esilio durato più di cinquant’anni, ma il paese è distrutto, le i terreni coltivati e le case occupati. E benché il tempio sia stato ricostruito il popolo è totalmente scoraggiato e in una profonda crisi religiosa. È necessario guardare verso la luce. È necessario avere speranza. Il profeta si rivolge ai credenti: "coloro che onorano il mio nome", e dice che "sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia". Vuole far rinascere in loro la fiducia.
La cosa peggiore è la sconforto, la mancanza di spirito. È come non aver più forza per lottare, sia sul piano fisico che morale. E certamente tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto questa esperienza. Bisogna lottare. Non possiamo vedere tutto nero. Dobbiamo risollevarci. Anche se questo "sole di giustizia" lo vediamo ancora molto lontano. Per questo dobbiamo vedere le cose che ci circondano e il mondo stesso con molto realismo. Infatti dobbiamo essere ben convinti che il nostro paradiso non è qui sulla terra. Qui però abbiamo la speranza, che va conservata e ravvivata costantemente. La fede ci apre una prospettiva diversa. Qui dobbiamo vivere, dobbiamo amare, dobbiamo farci carico con serenità delle difficoltà e della sofferenza. Il nostro amato mondo è anche il mondo della lotta, dei problemi e della sofferenza. Il male vi è presente in maniera molto forte. Dobbiamo camminare in questo mondo armati della forza di Dio, per poter dare delle risposte, per poter cogliere la luce in mezzo all’oscurità.
Questo giorno, un giorno lo dovremo lasciare, per cui dobbiamo guardare alle cose con lo sguardo dell’eternità. La nostra patria è il cielo. La nostra vita è vivere nel Signore. A conclusione dell’anno liturgico, è buona cosa renderci conto che un giorno questo mondo per noi finirà. La morte viene in modo totalmente inatteso. Lasceremo tutto.
Tutto questo dovrebbe rafforzare la nostra convinzione che il nostro futuro è Dio, che lui è la nostra felicità. E i raggi di questo sole di giustizia ci portano la salvezza. Possiamo già sentire il suo calore, possiamo già vivere qui la patria definitiva. Questo sole è Dio.
La riunione eucaristica di oggi ci aiuti a vivere in pienezza la nostra fede e riempia il nostro cuore di desiderio del cielo, desiderio che ci aiuterà a dare un giusto valore al nostro mondo e alle cose.

JOAN SOLER





mercoledì 10 novembre 2010

venerdì 5 novembre 2010

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde








Antifona d'ingresso
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. (Sal 88,3)

Colletta
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo
nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Mac 7,1-2.9-14)
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 16)
Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

SECONDA LETTURA (2Ts 2,16-3,5)
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)

Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 20,27-38)
Dio non è dei morti, ma dei viventi.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.

Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.

1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.

2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.

3. Perché Dio ci sappia mantenere fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.

4. Perché sappiamo riconoscere, all’interno della travagliata storia dell’uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.

O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo, o Padre,
alle offerte della tua Chiesa,
e fa’ che partecipiamo con fede
alla passione gloriosa del tuo Figlio,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Il Signore è mio pastore, non manco di nulla;
in pascoli di erbe fresche mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 23,1-2)

Preghiera dopo la comunione
Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre;
la forza dello Spirito Santo,
che ci hai comunicato in questi sacramenti,
rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
(Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi, perché in lui tutti sono viventi)


Spesso nel vangelo vediamo i nemici di Gesù tentare di prenderlo in trappola con domande fatte sempre in mala fede. Questo modo di agire dei suoi avversari per noi è stato utile, in quanto nella risposta che dà Gesù troviamo sempre un insegnamento importante, come nel vangelo di oggi.
I sadducei non credevano alla risurrezione dei morti e volevano mettere in difficoltà Gesù. Ma Gesù vuole soprattutto farci sapere che Dio è il dio dei vivi. Ci dice che esiste un’altra vita, molto diversa da quella terrena. È la vita definitiva, la vita in pienezza, la vita in Dio.
Oggi si è tentati di interpretare tutto di diluire tutto. Bisogna stare attenti! Ci sono persone che si ritengono credenti e poi mettono in dubbio l’immortalità o, peggio ancora, la risurrezione. Non avete mai sentito frasi come questa o simili dette da persone credenti e magari devote: "Cerchiamo di comportarci bene, nel caso che si sia veramente la vita eterna". È vero che la natura umana vede oscurità in quello che è oggetto di fede, in quanto il dubbio fa parte del nostro modo di essere, in modo particolare oggi che si è portati a sperimentare e a toccare tutto. E molti degli antichi misteri la scienza li va eliminando. Il dubbio e l’oscurità nella fede sono connaturali, ma chi si fida di Gesù accoglie il contenuto della fede e dice "Sì". Un Sì a Gesù nel quale abbiamo riposta la nostra fiducia. Gesù oggi ci invita a credere fermamente nella risurrezione dei morti. Il nostro Dio, il Dio di Gesù Cristo, è il Dio dei vivi.

(Tu ci strappi la vita presente, ma il re dell’universo ci farà risorgere alla vita eterna)


È questa la fede dei fratelli maccabei e per essa hanno sacrificato la vita con grande coraggio, come abbiamo ascoltato nella prima lettura. Questa è la fede per la quale morirono molti martiri lungo i secoli. La loro testimonianza ci spinge ad apprezzarla, a credere e ad essere conseguenti. La prima lettura vuole stimolarci e aiutarci a valorizzare quello che abbiamo. Sappiamo che è molto importante scoprire il senso della vita e capire che essa inizia ma non ha più fine e renderci conto che siamo frutto dell’amore di Dio, che il Padre del cielo ci ama e si prende cura di noi. Nessuno che vede le cose in questa prospettiva potrà mai sentirsi solo, perché si sentirà sempre circondato dall’affetto divino e accompagnato dallo Spirito di Dio.

(Strade che portano alla vita)

Lo ascoltavamo nel salmo responsoriale: "Sulle tue vie tieni saldi i miei passi e i miei piedi non vacilleranno". È importante camminare sempre con Gesù nella giusta direzione. Allora saremo sicuri, come termina il frammento del salmo, di raggiungere la felicità eterna, la gioia del possesso di Dio e della contemplazione della bellezza divina, che colmerà tutti i desideri del nostro cuore: "al risveglio mi sazierò della tua presenza".
Per questo è molto importante la costanza, anche se forse non è una virtù molto frequente. S. Paolo, nella seconda lettura allude in un certo qual modo ad essa in due momenti. Manifesta questo desiderio sotto forma di preghiera invocando che il Signore "conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene". E la lettura termina così: "Il Signore diriga i vostri cuori nell’amore di Dio e nella pazienza di Cristo".
Questa è la strada che ci viene proposta. Le circostanze possono frequentemente cambiarci e modificare il nostro modo di vedere le cose; per questo bisogna avere delle convinzioni di base solide, come le avevano i maccabei, come le aveva Paolo. Ed essere costanti in questa fede che deve essere l’asse portante della nostra vita.
L’Eucaristia che stiamo celebrando ci aiuti a sentirci sempre più uniti a Gesù e a ringraziarlo per averci concesso il dono della fede, che dà senso alla vita, una vita che prosegue anche dopo la morte, che sarà vita eterna. Riceviamo dunque con fede Gesù eucaristia, che è "il pegno di vita eterna".

JOAN SOLER

domenica 31 ottobre 2010

NUOVO DIACONO NELLA DIOCESI PERUGINA-CITTA' DELLA PIEVE

"...come Padre e Pastore della Chiesa-riferisce Mons.Gualtiero Bassetti, Vescovo di Perugia Città della Pieve , Invito il popolo di Dio a pregare per il nostro figlio Engjell che con la potenza dello Spirito Santo è diventato diacono della Santa Chiesa" 


Domenica 31 Ottobre 2010 presso la parrocchia San Bartolomeo in Ponte San Giovanni (PG) si è celebrata l'ordinazione diaconale di
Angjell Pitaqi per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Bassetti.A fare festa con il neo diacono i seminaristi del seminario maggiore dell'Umbria e quello minore di Perugia, la Schola Cantorum della Diocesi di Perugia diretti da don Alessandro Scarda, i sacerdoti i diaconi e la comunità ponteggiana
A don Angjell, che vivrà il suo servizio diaconale presso la Parrocchia di Ponte San Giovanni (PG), l'augurio più sentito e la nostra preghiera nel cammino che lo porterà all'ordinazione sacerdotale.
                                           I diaconi della diocesi Perugina

TUTTI I SANTI

LA LITURGIA DEL GIORNO
       1 Novembre 2010


















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco


Antifona d'ingresso

Rallegriamoci tutti nel Signore
in questa solennità di tutti i Santi:
con noi gioiscono gli angeli
e lodano il Figlio di Dio.

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa
la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi,
concedi al tuo popolo,
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l’abbondanza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14)
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3)
Vedremo Dio così come egli è.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,28)

Alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12a)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Camminiamo sulle strade del mondo come viandanti portatori di speranza, donata a noi da Dio, che ci salva con il sacrificio di Cristo. Grati di questo grande amore osiamo chiedere al Padre supplementi di Grazia, per essere davvero come lui ci vuole. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Illumina la Chiesa, Signore, con la tua presenza, e fa’ che da essa partano fiumi di pace, perché ogni uomo possa riconoscere nella sua voce la tua e seguire così il richiamo verso la salvezza. Preghiamo.

2. Rendici, o Padre, testimoni fedeli e generosi della tua Parola nelle città degli uomini, perché in ogni comunità risuoni l’annuncio della buona notizia che salva il mondo. Preghiamo.

3. Tuo figlio Gesù ci ha chiesto di pregarti perché tu mandi nuovi operai per la messe degli uomini. Tu sai quanto bisogno abbiamo di ministri santi: irrompi nei cuori e chiamali a te, che sei l’amore, perché ogni uomo si senta operaio del tuo Regno. Preghiamo.

4. Siamo pellegrini nel mondo, Signore, e spesso perdiamo la strada. Illumina la nostra via con la fede in te, perché possiamo vestire la divisa della gioia, che sgorga dalla comunione con te. Preghiamo.

5. La croce è dura da portare, o Padre. Dacci il coraggio della coerenza e della fedeltà, affinché anche nel dolore, vissuto per amore, possiamo condividere il dono di sé che Cristo ha fatto per la salvezza del mondo.

Preghiamo.

Sappiamo, Signore, che tu ci ami. Che cosa potremmo chiedere di più? Eppure siamo qui a pregarti perché tu ci sostenga con la tua dolcezza, facendoci sperimentare la tua presenza amorevole. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Ti siano graditi, Signore,
i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi:
essi che già godono della tua vita immortale,
ci proteggano nel cammino verso di te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
La gloria della Gerusalemme celeste.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di contemplare la città del cielo,
la santa Gerusalemme che è nostra madre,
dove l’assemblea festosa dei nostri fratelli
glorifica in eterno il tuo nome.
Verso la patria comune noi, pellegrini sulla terra,
affrettiamo nella speranza il nostro cammino,
lieti per la sorte gloriosa
di questi membri eletti della Chiesa,
che ci hai dato come amici e modelli di vita.
Per questo dono del tuo amore,
uniti all’immensa schiera degli angeli e dei santi,
cantiamo con gioiosa esultanza la tua lode: Santo...

Antifona di comunione

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,8-10)

Preghiera dopo la comunione

O Padre, unica fonte di ogni santità,
mirabile in tutti i tuoi Santi,
fà che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore,
per passare da questa mensa eucaristica,
che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno,
al festoso banchetto del cielo.
Per Cristo nostro Signore

sabato 30 ottobre 2010

GRANDE GIOIA PER LA COMUNITA' PONTEGGIANA

La comunità cristiana di Ponte San Giovanni - Pieve di Campo - Balanzano è in festa per l'ordinazione diaconale di Engjell Pitaqi.













DOMENICA 31 OTTOBRE ALLE ORE 17.30 S.E.Mons.Gualtiero Bassetti Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, ordinerà  nella Parrocchia di san Bartolomeo a Ponte San Giovanni Perugia il seminarista  Engjell Pitaqi  diacono della Chiesa .


Sono Nato il 22 luglio 1981 a Novosella (Gjakova) Kosovo mi chiamo Engjell Pitaqi e vengo dalla repubblica del Kosovo. Delle volte penso, non sempre, che il Kosovo è uno dei posti più belli che io abbia visto………..ovviamente per quanto riguarda la natura soltanto.

Mi è difficile riassumere in due righe la vocazione, perché ci sono state diverse tappe nel corso degli anni; sicuramente una delle figure per la mia maturazione è mons. Burdisso al quale devo tanto.
Ho avuto la fortuna di stare con lui, ricordo come all’inizio facevo molta fatica nello stare con lui, lavarlo, dargli da mangiare, cercare di aiutarlo. Ricordo che mi dicevano che Gesù è presente lì, ma sei tu a non vederlo. A volte mi capitava di sentirmi fiero di poterlo aiutare, ma non mi rendevo conto che era lui (mons Burdisso) che aiutava me, l’ho capito solo col passare del tempo. Credo che è una fortuna, quello che la vita, la quotidianità ci mette d’avanti, come un bivio da decidere da quale parte vogliamo andare per diventare anzitutto uomo e poi con la grazia di Dio prete. Penso che la vocazione sia fatta di incontri, riflessioni, ecc. Ed è per questo che devo tanto alle persone che ho incontrato, e che continuo ad incontrare. Concludo affidandomi alle vostre preghiere, che mi possa innamorare sempre e di più di Gesù Cristo.

SETTE E MEZZO

Diocesi di Perugia - Zona pastorale 1
7 e ½ Giocarsi tutto per Gesù

Incontri di formazione per GIOVANI e ANIMATORI
presso l’Abbazia di Montemorcino
18.00 - Accoglienza
18.15 Catechesi di don Nazzareno Marconi
19.00 - Adorazione/Confessioni/Colloqui
20.00- Cena e Condivisione a gruppi
21.30- Compieta

7 Novembre - Cuore a cuore: Chiamati a pregare: introduzione alla preghiera, con cosa si prega

 5 Dicembre - Perdersi per trovare: Chiamati ad amare: l’amore come esigenza fondamentale
                      dell’uomo.

9 Gennaio - Senza fine: Chiamati a vivere: pienezza della vita, la vita eterna.

6 Febbraio - …bisognerebbe inventarlo: Chiamati a credere: il significato della     
                         relazione con  Dio.
6 Marzo - Modello unico: Chiamati ad amare Gesù Cristo: in Cristo la sintesi di pienezza di       
                vita amore
3 Aprile - Tutti insieme appassionatamente: Chiamati ad amare in una famiglia aperta al        
                 mondo: il matrimonio.
8 Maggio - Amore Extra – Large: Chiamati ad amare in una famiglia senza confini: la vita   
                 consacrata.

Giugno - Ritiro finale: Alla scoperta di Gesù

XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
        31 Ottobre 2010






















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non stare lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza. (Sal 37,22-23)


Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
tu solo puoi dare ai tuoi fedeli
il dono di servirti in modo lodevole e degno;
fa’ che camminiamo senza ostacoli
verso i beni da te promessi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 PRIMA LETTURA (Sap 11,22-12,2)

Hai compassione di tutti, perché ami
tutte le cose che esistono.


Dal libro della Sapienza
Signore, tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
Tu infatti ami tutte le cose che esistono
e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato;
se avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure formata.
Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non l’avessi voluta?
Potrebbe conservarsi ciò che da te non fu chiamato all’esistenza?
Tu sei indulgente con tutte le cose, perché sono tue,
Signore, amante della vita.
Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato,
perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore.
Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.


O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.


Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.


Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.


Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.

Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.


SECONDA LETTURA (2Ts 1,11-2,2)
Sia glorificato il nome di Cristo in voi, e voi in lui.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l’opera della vostra fede, perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
Parola di Dio


Canto al Vangelo (Gv 3,16)

Alleluia, alleluia.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Alleluia.

VANGELO (Lc 19,1-10)
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.


+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Il Signore non ci rifiuta mai. Anche quando abbiamo l’impressione di averla fatta troppo grossa c’è sempre un buon motivo per rivolgerci a lui senza paura: egli ci ama.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fermati oggi nella nostra casa.


1. Perché riusciamo ad aver cura del mondo che ci hai affidato così come tu hai cura di noi. Preghiamo.
2. Perché capiamo che la vera forza non risiede nel rifiuto dall’altro, ma nel rifiuto della sua condanna. Preghiamo.
3. Perché sappiamo che qui ed ora è il momento in cui siamo chiamati a dirti di sì o di no. Preghiamo.
4. Perché il tuo amore sia sempre una fonte d’ispirazione per realizzare opere nuove nel tuo nome. Preghiamo.
O Padre, le tentazioni opposte di sentirci definitivamente perduti o definitivamente giustificati ci impediscono di ricercare il tuo volto. Aiutaci a coltivare un rapporto sempre nuovo con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte


Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore,
salga a te come offerta pura e santa,
e ottenga a noi la pienezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona di comunione


Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza. (Sal 16,11)


  Preghiera dopo la comunione


Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza,
perché i sacramenti che ci nutrono in questa vita
ci preparino a ricevere i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
(Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua)


Il modo di agire di Gesù era quello di un uomo libero e senza pregiudizi. Capace di accogliere tutti. Le norme sociali e religiose non gli impedivano di arrivare agli altri. Gesù spezzava ogni barriera quando si trattava di aiutare gli altri. La persona, ogni persona era la cosa più importante.
Il comportamento di Gesù deve diventare un insegnamento per noi; ci insegna come deve essere il modo di comportarsi della Chiesa e dei cristiani. Potremmo riassumerlo in questi atteggiamenti:
* accogliere tutti
* saper ascoltare le persone
* invitare alla conversione
* non lasciarsi trascinare dai pregiudizi
Zaccheo era uno da cui guardarsi e mal visto da tutti. Era capo degli esattori delle imposte e ricco. Gesù dovette avere un gran coraggio ad andare a casa sua. Sapeva che la gente non avrebbe capito. Lui però non ha paura a spezzare le barriere imposte dalla società per poter fare del bene alle persone. Questo modo di agire di Gesù lo vediamo costantemente nel Vangelo.
In Gesù e Zaccheo c’è lo stesso desiderio, quello di incontrarsi. Zaccheo ha il desiderio di conoscere Gesù. Vuole vederlo. Per questo corre avanti e sale su un albero. Ci mette tutto l’impegno e il desiderio. E Gesù fissa il suo sguardo su di lui e lo guarda con amore. Ci dice il vangelo che abbiamo proclamato: “Gesù alzò lo sguardo e disse:... Oggi devo fermarmi a casa tua”. Che incontro pieno di emozione, chissà quale intensità c’era nel desiderio di Zaccheo e nello sguardo accogliente di Gesù!
Quell’incontro fu trasformante. “Zaccheo lo accolse pieno di gioia”. Cambio radicalmente. E la sua conversione giunse fino al portafoglio. È una conversione autentica. Vediamo come ce lo racconta il vangelo: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.
La conversione di Zaccheo dovrebbe aiutarci a vedere quello che dobbiamo fare noi. Dobbiamo verificare quale uso facciamo del nostro denaro, qual è la nostra generosità.
(Tu ami tutte le cose esistenti)
È il modo di essere e di agire di Dio. Dio ci ama, senza differenze. Vuole il bene di tutti. Ci aspetta. Pensiamo al nostro modo di comportarci con gli altri. Li amiamo sul serio? Li usiamo? Abbiamo fatto loro del male o li abbiamo offesi? Abbiamo abbandonato amici o amiche ammalati? Siamo stati egoisti? Qual è il mio comportamento nei confronti della famiglia?
Gesù ci conosce, vede il desiderio che abbiamo dentro di essere migliori, ci ama, ci guarda con affetto, come ha fatto con Zaccheo. E noi, abbiamo voglia di convertirci? Sarà buona cosa fare una revisione dentro di noi.
Per cominciare, dobbiamo partire da una convinzione che ci viene dalla Parola di Dio. Già abbiamo visto che il modo di agire di Dio è diverso dal nostro. Nella prima lettura, dal libro della Sapienza, ci viene detto: “Signore, tu ami tutte le cose esistenti...”.
Questo messaggio ci offre due cose: un aiuto perché ci convinciamo che Gesù ci conosce e ci ama e ci guarda sempre con affetto; e un invito ad amare tutti, ad essere generosi, a rompere i cliché con i quali classifichiamo le persone, imitando l’agire di Gesù nei confronti di Zaccheo. Così assomiglieremo un po’ di più a Dio il quale, come ci dice la prima lettura, “castiga a poco a poco quelli che cadono e li corregge, ricordando loro le cose nelle quali peccano, perché, liberati dalla malizia, credano in lui”. Come sarebbe bello se riuscissimo a vedere sempre le cose come le vede Dio e agissimo di conseguenza!
(Il Signore è clemente e misericordioso)
Questo messaggio è molto importante. Guardiamo allora a Dio e cerchiamo di comportarci come lui, che è “clemente e misericordioso, lento all’ira e ricco di grazia...”.
L’Eucaristia che stiamo celebrando ce ne darà la forza. Possiamo cambiare! Possiamo diventare migliori! Gesù infatti ci viene incontro e si offre a noi proprio perché possiamo realizzare quanto lui ci propone.
JOAN SOLER