TinyDropdown Menu diaconiperugia: XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

venerdì 19 novembre 2010

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Sam 5,1-3)
Unsero Davide re d’Israele.

Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

SECONDA LETTURA (Col 1,12-20)
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)

Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

VANGELO (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La bellezza e la gloria di Dio non si sono manifestate ai potenti di questo mondo. Sono i poveri e i sofferenti, siamo noi nella nostra condizione di peccatori che possiamo riconoscere in Gesù Cristo il Signore dell’universo.

Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nel tuo regno ricordati di noi.

1. Perché i potenti della terra ricordino sempre che i popoli che guidano non sono loro proprietà, ma sono affidati alla loro responsabilità. Preghiamo.

2. Perché sappiamo riconoscere nella storia il dispiegarsi del tuo progetto di salvezza. Preghiamo.

3. Perché la ricerca del senso della nostra vita parta sempre dalla consapevolezza del tuo amore. Preghiamo.

4. Perché abbiamo sempre la forza di riconoscerti nel nostro fratello sofferente. Preghiamo.

O Padre, tante cose si impongono per essere al centro del nostro mondo. Fa’ che nell’incertezza di questa vita terrena sappiamo sempre riconoscere in te il nostro re e Signore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accetta, o Padre,
questo sacrificio di riconciliazione,
e per i meriti del Cristo tuo Figlio
concedi a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
Cristo sacerdote e re dell’universo.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace...
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione
Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace. (Sal 29,10-11)

Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti
con il pane della vita immortale,
fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell’universo,
per vivere senza fine con lui nel suo regno glorioso.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

MEDITAZIONE

(Il Re dei giudei)

Abbiamo appena visto come sia diverso Gesù dagli altri re. È un re a sé stante; un re inchiodato a una croce, che dal suo trono accoglie la supplica di quello che chiamiamo il Buon Ladrone e gli concede quello che chiede. È molto bello il testo di oggi. La croce di Gesù non è la triste croce del supplizio, ma la croce della salvezza. Gesù regna dalla croce.

È impossibile confondere Gesù con un qualche altro re. Le “maestà” dell’epoca romanica, rivestite di preziose tuniche e cinte di brillanti corone non hanno in sé nessuna drammaticità. Con la dignità e la serenità che ispirano ci manifestano un Gesù sacerdote e salvatore che contagia confidenza e devozione. Qui vorrei brevemente accennare al dipinto del Crocifisso del beato Angelico nel convento domenicano di S. Marco a Firenze. Si tratta di un Cristo dallo sguardo pieno di amore e di tenerezza. Un frate è inginocchiato e abbracciato alla croce, il volto estasiato, che manifesta l’amore e la tenerezza che sale dal suo cuore. Questo Crocifisso illuminava il cuore del frate che abitava quella cella. Croce serena ed eccelsa, croce di amore e di salvezza. La croce del nostro re, di Gesù.

Nella maggior parte delle case c’è un crocifisso. Questa immagine ha aiutato e continua ad aiutare molte persone. È l’immagine che ci ricorda che Gesù ci ama, che ha dato la vita per noi, che ci accompagna nei momenti duri, difficili e tristi come anche nei momenti belli. Ci trasmette serenità e speranza e fa nascere nel nostro cuore un sentimento di riconoscenza. Baciare la croce con affetto riconoscente ci farà allora avvicinare di più a Gesù e avvertire la sua presenza.

Gesù, il crocifisso, è il nostro re perché ci ha salvato e ci salva con la sua morte e risurrezione. Con quanta forza e serenità, da quel trono che è la croce, risponde a colui che, pure crocifisso, gli chiede la salvezza: “Oggi sarai con me in paradiso”.

Cerchiamo anche noi, avvolti da errori e peccati, di accostarci a Gesù crocifisso e di dirgli: “Ti amo, Signore; perdonami; ricordati di me“. La nostra preghiera, carica di amore e di riconoscenza, sarà certamente ascoltata.

Il nostro re è pronto ad ascoltarci e a salvarci e questo deve colmarci di gioia. Naturalmente dobbiamo accostarci a lui con fiducia e aprirgli il nostro cuore. Accostiamoci alla croce con devozione, abbracciamola e amiamola. La croce di Gesù è luce e senso per la nostra vita.

(Le caratteristiche del Regno di Gesù)

Gesù ci invita a far parte del suo Regno, ma non ci obbliga. Ce lo offre nella speranza che noi lo accogliamo. Per questo ci dice quali sono le caratteristiche del suo Regno (le proclameremo nel prefazio tra qualche minuto). Il suo Regno è universale e eterno. È un “Regno di verità e di vita, un Regno di santità e di grazia, un Regno di giustizia, di amore e di pace”.

Regno di verità e di vita. Gesù non gioca con le persone. È sincero. Non usa nessuno. Sua legge è la verità. Lui non ci inganna, per cui vale la pena mettersi al suo servizio. Vuole anche darci la vita, la sua stessa vita. Egli è la Vita e questa vita la vuole dare a noi. Con lui viviamo e vivremo!

Regno di santità e di grazia. Vuole che camminiamo verso la santità, che è l’unica vera meta. Vuole che siamo santi, che viviamo santamente, praticando le virtù. In questo modo saremo simili a lui. Attraverso la grazia, il suo dono prezioso che ci fa suoi amici. Impegniamoci ad essere amici di Gesù. Lui, l’Amico ci concederà con ancora più abbondanza il dono della grazia, della comunione con lui.

Regno di giustizia, di amore e di pace. Essere giusti, non fare differenze. Essere giusti con tutti, perché ogni persona ha la stessa dignità. Regno di amore. Amare è la nostra vocazione! Amare tutti e saper perdonare, gettare ponti di dialogo tra tutti. Regno di pace. Diamoci da fare per ricercare la pace, la pace vera, quella che solo Gesù ci può dare.

Che programma stupendo! Lasciamoci afferrare da Cristo e condurre da lui. “Lui è l’immagine del Dio invisibile”, come affermava la seconda lettura. Lui è anche il nostro Buon Pastore e in quest’ultima domenica dell’anno liturgico diciamogli ancora una volta che vogliamo che sia sempre lui a guidarci. Lo diciamo a lui che anche oggi si offre pienamente a noi nell’Eucaristia.

JOAN SOLER

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