
Il Pallio è una stola costituita da una fascia di lana bianca su cui spiccano sei croci di seta nera, una su ogni coda e quattro sull'incurvatura. Rappresenta l'agnello portato sulle spalle, simbolo del vescovo come buon pastore, e insieme l'Agnello crocifisso per la salvezza dell'umanità perduta; le due strisce terminali di seta nera simboleggiano gli zoccoli. È realizzato con una stretta fascia di stoffa tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la pianeta e con due lembi neri pendenti davanti e dietro. Vista sia davanti che dietro ricorda la lettera Y. È guarnito, davanti e dietro, con tre spille d'oro e gioielli. La tradizione vuole che queste stole riposino tutto un anno in un'urna collocata sotto l'altare della Confessione e sopra la tomba di Pietro.

La differente forma del pallio papale rispetto a quello dei metropoliti (la foggia più larga e le croci di colore rosso) mette in risalto la diversità di giurisdizione. Secondo il Diritto Canonico, un metropolita deve richiedere il pallio entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato a indossarlo solo nel territorio della propria diocesi e nelle altre diocesi della sua provincia ecclesiastica. Gli arcivescovi non metropoliti non lo indossano se non con un permesso particolare