TinyDropdown Menu diaconiperugia: XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

sabato 27 agosto 2011

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO
        28 Agosto 2011





















Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta

O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te
e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 20,7-9)

La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna.

Dal libro del profeta Geremìa
Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto violenza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;
ognuno si beffa di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
causa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!».
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)

Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

SECONDA LETTURA (Rm 12,1-2)
Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)

Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,21-27)
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadràmai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dPerché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Abbiamo sete di te, o Padre, la nostra anima anela a vedere il tuo volto. Ascolta le nostre preghiere e rendici come tu ci vuoi, perché la tua grazia vale più della vita.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché i cristiani ardano d’amore per il loro Dio, senza lasciarsi sopraffare dalle persecuzioni e dallo scherno del mondo. Preghiamo.

2. Per chi è attratto dal consumismo e si lascia catturare dalle tentazioni del mondo, perché sappia riscoprire i veri valori dello spirito. Preghiamo.

3. Per gli uomini del nostro tempo, perché non facciano dell’autosufficienza un idolo, ma riconoscano che l’obbedienza alla volontà di Dio rende la vita realizzata. Preghiamo.

4. Per quanti vivono nella prova, perché si sentano amati dal Signore anche nella sofferenza e sappiano portare la croce imitando Gesù, che ha donato la sua vita per l’umanità. Preghiamo.

5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché il Signore ci infonda il coraggio di aprirci al suo disegno d’amore e di lasciarci plasmare dalla sua volontà. Preghiamo.

Siamo come Pietro, Signore e vorremmo che il Cristo manifestasse la sua potenza e la sua forza. Invece tu lo hai predestinato alla croce. Converti il nostro cuore, o Padre, perché possiamo accogliere sempre la tua volontà, anche quando si presenta nella croce. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte


Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione


Quant’è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Preghiera dopo la comunione



O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
Che vantaggio infatti avra' l'uomo se guadagnera' il mondo intero, e poi perdera' la propria anima?


"Da allora Gesù cominciò a mostrare ai discepoli che doveva andare a Gerusalemme", scrive Matteo. Sapeva cosa lo aspettava. E lo dice ai discepoli. Ma, come spesso accade, non vogliono ascoltare le parole del Maestro. Pietro prende coraggio e lo rimprovera. È sincero, ma la sincerità non basta, come non basta la buona coscienza. L'amore del Signore va ben oltre. È un amore radicale. Pietro però non lo capisce. Gesù non poteva abbandonare la sua via e mentre stava parlando con Pietro si voltò, scrive Matteo, non guardò più Pietro negli occhi, come lo guarderà la notte del tradimento, gli voltò le spalle, quasi a rendere visibile la sua distanza da lui, e lo rimproverò: "Vattene via da me, satana! Tu mi sei di scandalo". Del resto nel deserto, all'inizio della sua vita pubblica, satana ebbe la stessa intenzione di Pietro, ossia allontanare Gesù dall'obbedienza al Padre. Ma è solo su questa via che si compie la volontà del Padre. Gesù lo dice subito a tutti: "Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Sono parole che suonano dure ai nostri orecchi, ma sono le uniche che possono liberarci dalla prigionia delle nostre tradizioni, delle nostre abitudini, delle nostre pigrizie. Esse sono comprensibili unicamente all'interno della sequela di Gesù. Geremia scrive: "Mi hai sedotto, Signore, ed io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso". La seduzione sta alla radice delle parole di Gesù: chi è sedotto riversa tutto il suo amore all'amato, vive per lui, opera per lui, pensa a lui. Questa è la sequela evangelica. Purtroppo spesso la nostra fede è scialba, fiacca, senza sapore. Per questo non porta la gioia. Eppure è la via per la salvezza; una via diversa da quella del mondo che spinge invece a cercare solo se stessi senza occuparsi degli altri. Per questo Gesù insiste: "Chi vorrà salvare la propria vita la perderà". Chi vuole salvarsi da solo si perderà; non gusterà la felicità dell'amicizia e della fraternità. E potrà anche guadagnare il mondo intero, ma sarà insoddisfatto. La felicità non sta nell'avere le cose ma nell'essere uomini e donne rinnovati nel cuore dal Vangelo. Come si perde l'anima? Divenendo schiavi di se stessi e delle cose, assoggettandosi alla sete del guadagno. Quante volte sacrifichiamo su questi altari le nostre giornate e il nostro avvenire senza poter gustare la vita, e quindi sacrificandola davvero. Paolo ci ricorda: "Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto". Le parole evangeliche sono certamente esigenti, in esse vi è tutta l'ambizione di Gesù di sedurci per farci gustare con pienezza la sua vita e il suo amore.

mons. Vincenzo Paglia

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