TinyDropdown Menu diaconiperugia: ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa del Giorno)

giovedì 12 agosto 2010

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa del Giorno)

LA LITURGIA DEL GIORNO




















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

Un segno grandioso apparve nel cielo:
una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi
e sul capo una corona di dodici stelle. (Ap 12,1)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l’immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio,
fa’ che viviamo in questo mondo
costantemente rivolti ai beni eterni,
per condividere la sua stessa gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 11,19; 12,1-6.10)
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 44)
Rit: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26)
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.
VANGELO (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Maria, madre della Chiesa, assunta in cielo, è per noi modello di vita. Chiediamo a Dio Padre di sostenerci lungo il cammino verso la meta celeste a cui lei è giunta nella gloria.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la Chiesa, che come Maria cammina nella storia tra consolazioni e sofferenze, perché sappia confidare sempre in Dio e discernere la sua volontà nei segni dei tempi. Preghiamo.

2. Perché gli uomini attraversino il grande viaggio della vita avendo sempre presente la meta, che è la risurrezione e la vita eterna nella comunione beata con Dio. Preghiamo.

3. Perché sappiamo riconoscere la dignità del corpo umano, spesso disprezzato o profanato, riconoscendolo dono di Dio e tempio dello Spirito. Preghiamo.

4. Per tutte le donne, perché in Maria vedano un modello di vita cristiana, riconoscano in lei le virtù dell’umiltà, della pazienza, dell’amore gratuito e generoso. Preghiamo.

5. Perché le situazioni umane, come canta Maria, siano toccate dal dito provvidente di Dio e rovesciate a favore di chi soffre ed è umiliato. Preghiamo.

O Padre, contemplando il mistero di Maria, associata in corpo e anima al trionfo di Cristo salvatore, ci sentiamo famiglia, ci sentiamo figli che chiedono il tuo aiuto, sicuri che le nostre suppliche saranno ascoltate e accolte. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Salga a te, Signore,
il sacrificio che la Chiesa ti offre
nella festa di Maria Vergine assunta in cielo,
e per sua intercessione i nostri cuori,
ardenti del tuo amore,
aspirino continuamente a te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Maria icona della Chiesa pellegrinante.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi la Vergine Maria,
madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
è stata assunta nella gloria del cielo.
In lei, primizia e immagine della Chiesa,
hai rivelato il compimento del mistero di salvezza
e hai fatto risplendere per il tuo popolo,
pellegrino sulla terra,
un segno di consolazione e di sicura speranza.
Tu non hai voluto
che conoscesse la corruzione del sepolcro
colei che ha generato il Signore della vita.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia
l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione

Tutte le generazioni mi chiameranno beata,
perché grandi cose
ha fatto in me l’Onnipotente. (Lc 1,48-49)

Preghiera dopo la comunione

O Dio, che in questo sacrificio eucaristico
ci hai resi partecipi della tua salvezza,
fa’ che per l’intercessione della Vergine Maria
assunta in cielo
giungiamo alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
Nel pieno dell’estate ci ritroviamo a celebrare la festa così popolare dell’assunzione di Maria al cielo, la sua incoronazione come Regina del cielo.
Non è un fatto che troviamo nel vangelo; è piuttosto una pagina scritta nel cuore della Chiesa, scolpita nella pietra delle nostre cattedrali, miniata in codici antichi, cantata nella liturgia, celebrata in riti sacramentali, difesa da antiche università... Questo mistero era talmente considerato dal “senso di fede” del popolo di Dio che molti secoli prima che diventasse un dogma era già stato posto a custodia di molte Chiese locali e dal secolo VI° iniziò ad essere celebrato nella Chiesa con carattere universale.
E il papa Pio XII, il primo novembre del 1950, la definì “urbi et orbi” come verità di fede: “Proclamiamo, celebriamo, definiamo come dogma divinamente rivelato che l’Immacolata Madre di Dio, la sempre Vergine Maria, compiuto il corso della vita terrena, fu Assunta in anima e corpo alla gloria”.
Da questa festa trabocca un sentimento di gioia: è il trionfo della nostra Madre. È anche un grido di speranza: questo è il nostro futuro, se sapremo, come Maria, percorrere l’itinerario della fede.

(Le letture della messa)

Le letture della messa ci mettono davanti il fondamento biblico sul quale basare la nostra fede nel trionfo di Maria sulla morte con la sua Assunzione gloriosa in cielo.
L’Apocalisse, nella prima lettura, ci parla di “una donna vestita di sole...”. L’Apocalisse, con un linguaggio simbolico, carico di immagini difficili per noi da capire, descrive la vittoria dei beati in cielo: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo”. C’è stata una lotta tra la donna che sta per dare alla luce un figlio, chiamato a governare -questa donna è la Chiesa e la pienezza della Chiesa, Maria- e il drago, che rappresenta il demonio, che voleva divorare il Bambino. La Chiesa, in questa “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle, saluta Maria proprio nel mistero della sua esaltazione.
Il trionfo di Maria è un segno di speranza anche per la Chiesa, che continua, nel deserto, la lotta contro il male.
La seconda lettura, tratta dalla Lettera ai Corinzi, parla della vittoria di Cristo, del suo trionfo definitivo sulla morte. E Maria, con la sua glorificazione in anima e corpo nel cielo, di questa vittoria diventa partecipe. “Bisogna che Cristo regni” dice S. Paolo. Durante la vita regno nella Piena di grazia, nella Concepita senza peccato, nella Tutta santa. Ora colei nella quale aveva regnato viene associata a lui come Regina nel cielo.

(Il vangelo della visitazione)

Da ultimo il vangelo, che indica molto bene la fedeltà e la grandezza di Maria, che sono a fondamento della nostra fede nella sua Assunzione.
Il brano evangelico che abbiamo ascoltato è un canto alla maternità. “Benedetta tu... e benedetto il frutto del tuo seno... Chi sono io perché venga da me la Madre del Signore?”. Pio XII ricorda nella Bolla dell’Assunzione ricorda questi titoli: “Madre di Dio, Sempre Vergine, Immacolata”. Il ragionamento fila via liscio: il Signore, che l’aveva scelta, l’aveva preparata Immacolata e la voleva come Madre, doveva al fine glorificarla.
Poi c’è l’elogio della sua fede: “Beata te che hai creduto...”. Maria fu una credente, che poteva senza ombra di dubbio attendersi il cielo, sia perché Madre del Figlio di Dio fatto uomo, sia perché fedele esecutrice della volontà del Signore. Se guardiamo attentamente la sua vita, sia nei momenti di gioia che di dolore, attraverso le sue parole, i suoi gesti, i suoi silenzi, sempre potremmo dire con Elisabetta: “Beata tu che hai creduto”.
E Maria risponde con il suo cantico di riconoscenza per il favore di Dio. “Il Signore ha fatto in me cose grandi”. Il vangelo di oggi termina con il Magnificat, che è un inno riconoscente a Dio per come ha voluto manifestarsi nella sua vita. Per grazia fu scelta, per grazia mantenne la grandezza e la semplicità della sua vita, per grazia fu glorificata nell’Assunzione.
La nostra speranza si innesta nel suo stile di vita. Come lei, anche noi dobbiamo saper coniugare “il primato della grazia” (NMI 38) con la fedeltà alla vita di ogni giorno, nella quale Dio si manifesta e nella quale sempre lo scopriamo se prevale l’amore.

JOSÉ M. CONGET

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